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Meteo, le previsioni per l'estate: "Non sarà paragonabile a quella del 2015"

Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, annuncia a ForliToday-RomagnaOggi.it la linea di tendenza per la bella stagione

L'estate in arrivo? "Leggermente più calda rispetto alla norma climatologica, con medio-bassa probabilità di un'estate caldissima". Insomma, scongiurato l'incubo della scorsa estate o di quelle del 2003 e 2012, quando trovare un angolo fresco era praticamente una missione impossibile. Parola di Pierluigi Randi, meteorologo-previsore di MeteoCenter.it/Meteoromagna.com, che annuncia a ForliToday-RomagnaOggi.it la linea di tendenza per la bella stagione prossima ai nastri di partenza. L'esperto meteo inoltre richiama l'attenzione di coloro che leggono le previsioni meteo sul web: "Diffidate sempre dal dare credito ai proclami pieni di enfasi dei siti acchiappaclick, anche perché se abbiamo un poco di pazienza per tenere memoria delle loro “sparate” troveremo che non ne azzeccano mai una nemmeno per casualità".

La primavera meteorologica è agli sgoccioli: che trimestre è stato sotto il profilo meteorologico?
Una primavera calda, particolarmente in marzo ed aprile i quali hanno visto diffuse anomalie termiche positive (+1.1°C e ben +2.1°C in aprile, ovvero il sesto aprile più caldo dal 1950) rispetto alla norma climatologica di periodo 1971-2000. Ma questa non è una novità, poiché l’ultima primavera “fresca” risale all’oramai lontano 2004, con una anomalia termica su base trimestrale di –0.6°C in raffronto al medesimo trentennio. Certamente non siamo ai livelli del 2007 (la primavera più calda dal 1950) quando l’anomalia trimestrale fu di ben 2°C.

Maggio sembra piuttosto fresco...
Il mese si sta dimostrando assai più allineato ai valori termici medi climatologici, e fino ad ora le anomalie termiche sono praticamente nulle o al più solo leggermente negative, ma in ogni caso lungi dal controbilanciare la mitezza di marzo ed aprile. Il fatto che ai più maggio appaia come freddo è una diretta conseguenza delle calde primavere degli ultimi 10 anni, nel senso che oramai non siamo più abituati ad una certa normalità climatica e ci stiamo assuefacendo ad un clima mediamente assai più caldo. Ma i numeri del clima ci vengono in soccorso rivelandoci che questo maggio è finora molto più normale di quanto si possa pensare. Anche sotto il profilo delle precipitazioni la primavera 2016 sta trascorrendo all’insegna della normalità, con un marzo più piovoso rispetto alla norma bilanciato da un aprile con precipitazioni un po' scarse, mentre maggio fino ad ora ha visto precipitazioni grosso modo in linea con le aspettative dettate dalla climatologia regionale. Insomma una primavera calda ma non caldissima e normalmente piovosa.
 
Maggio è stato caratterizzato da frequenti transiti perturbati. Quando spiccherà il volo l'alta pressione?
Probabilmente la terza decade del mese trascorrerà con maggiore stabilità a parte un veloce passaggio instabile nella giornata di lunedì, cui farà seguito l’avvento di un campo anticiclonico più consistente e che sembra possa durare praticamente fino a fine mese, a parte qualche effimero disturbo verso il 30-31, ma che data la distanza temporale, è tutto da valutare ed eventualmente da confermare, regnando in tal senso incertezza ancora elevata.

Si avvicina l'estate e sul web circolano le solite previsioni dove si parla di temperature "soffocanti", simili al 2003. Lei conferma?
Per ciò che può valere, vale a dire poco poiché gli scenari di tipo stagionale sono sempre affetti da un margine di incertezza elevato, i segnali non vanno in quella direzione, o quantomeno in buona parte non vanno in quella direzione. Infatti gli scenari mostrati dalla maggior parte dei modelli dedicati a questo tipo di tendenza, indicano un trimestre estivo più caldo rispetto alla norma climatologica (ma questo oramai non fa più notizia), ma con anomalie termiche medie non paragonabili a quelle delle tre estati più calde degli ultimi 100 anni: 2003-2012-2015. In particolare il modello europeo Ecmwf mostra scarti di temperatura media dalla norma inferiori al grado e compresi tra +0.5 e +0.8°C; certamente dati che vanno presi con le molle ma che non andrebbero nella direzione di una estate “rovente”; calda sì ma non terribile. Altri modelli calcano un poco di più la mano, ma nessuno di quelli disponibili mostra anomalie termiche dello stesso ordine di grandezza di quelle occorse negli anni citati in precedenza.

Insomma è meglio stare attenti a quel che si legge....
Ragionando in termini probabilistici, appare più probabile una estate leggermente più calda rispetto alla norma climatologica, con medio-bassa probabilità di estate caldissima, e probabilità molto bassa di estate più fresca rispetto alla norma. Oltre non si può ovviamente andare e diffido sempre dal dare credito ai proclami pieni di enfasi dei siti acchiappaclick, anche perché se abbiamo un poco di pazienza per tenere memoria delle loro “sparate” troveremo che non ne azzeccano mai una nemmeno per casualità: gli annunci degli ultimi 3 inverni gelidi e nevosi sono stati sconfessati dai tre inverni più miti dal dopoguerra; così come l’estate “rovente” del 2014 corrispose ad una stagione non calda e molto piovosa, mentre la temporalesca estate del 2015, promessa a più riprese, è stata la terza più calda degli ultimi 100 anni, e con luglio senza praticamente una goccia d’acqua. Dunque, diffidare sempre delle “meteobufale”, tanto più quanto roboanti e sensazionalistici sono i titoli che accompagnano i “proclami”.

Il caldo africano sarà dominante come lo scorso anno con rischio siccità?
In base anche a quanto precisato sopra la maggioranza dei segnali non va in questa direzione; certamente l’alta pressione nord-africana arriverà eccome, ma la durata media e la persistenza delle invasioni sub-tropicali dovrebbero (il condizionale è d’obbligo) essere inferiori a quelle della scorsa estate o di quelle del 2003 e 2012. Ciò favorirebbe un andamento delle precipitazioni più vicino ai valori tipici della stagione estiva o solo di poco inferiore, ma anche in questo caso non dovremmo arrivare ai livelli di penuria di pioggia occorsi nel 2012, 2003 ed in una certa misura anche del 2015. Teniamo contro del fatto che la piovosità media estiva è diminuita del 25-30% (Romagna) negli ultimi 20 anni, per cui salvo rari casi (2002-2014) il periodo estivo sta diventando sempre più secco, e questa è un trend che va tenuto sempre nella dovuta considerazione; difficile che possa essere sovvertito nei prossimi anni.

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