L'ondata di gelo si congeda con la neve: le previsioni meteo dell'esperto
Nei prossimi giorni l'aria fredda presente nei bassi strati sarà comunque difficile da rimuovere, per cui si avrà un rientro delle temperature entro la norma nella prossima settimana
L'ondata di gelo di matrice artico-siberiana giunta domenica sulla Romagna si congederà con un abbondante nevicata che interesserà non solo l'entroterra, ma anche la pianura. Insomma la primavera meteorologica inizierà all'insegna della dama bianca. La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha diramato un'allerta arancione, prevedendo tra i 10 ed i 20 centimetri in pianura e fino a 50 centimetri nell'entroterra. Pierluigi Randi, tecnico meteorologo di Meteocenter - Emilia Romagna Meteo, aggiorna sull'evolversi della situazione nelle prossime ore. All'aria fredda subentreranno correnti più miti ed umide in quota, che saranno responsabili del peggioramento atmosferico. Nei prossimi giorni l'aria fredda presente nei bassi strati sarà comunque difficile da rimuovere, per cui si avrà un rientro delle temperature entro la norma nella prossima settimana.
Facciamo il punto: quanto durerà questa ondata di gelo?
L’intensa fase fredda che ci ha interessato negli ultimi giorni volge la termine, e già in queste ore si sta esaurendo l’afflusso di aria gelida dalla Russia. Tuttavia l’aria affluita resterà nei bassi strati ancora per un pò di tempo, per cui pur essendo in realtà cessato l’afflusso, subiremo temperature sostanzialmente basse per almeno ancora un paio di giorni.
Considerando l'ultima decade di febbraio, sono caduti dei record?
Nonostante la massa d’aria fredda in ingresso fosse alquanto severa (valore di –14.3°C a circa 1300 m di quota in libera atmosfera il giorno 27; ad esempio nel 2012 si arrivò a –13.9°C), l’afflusso è stato piuttosto breve e di notte il cielo è stato spesso nuvoloso, per cui le temperature minime non sono potute scendere a livelli ragguardevoli, anche se all’alba di mercoledì si sono registrati valori di –7/-10°C su faentino, lughese e forlivese; –6/-8°C su cesenate; –4/-6°C lungo la costa. Sono valori assai bassi in relazione al periodo stagionale, ma non record. Anche l’aver avuto in larga parte della regione due giornate di ghiaccio (temperatura mai sopra lo zero per tutta la giornata) e fine febbraio è certamente in evento ragguardevole, che ci indica che, pur breve, è stata una forte ondata di freddo.
Temperature sotto zero, ma non si ha una percezione di freddo pungente. Quali sono i motivi?
Dipende da molti fattori; ad esempio nelle zone interne i venti non sono stati sostenuti come sulla costa ed il settore orientale della Romagna; per cui meno vento c’è minore è la sensazione di freddo (effetto windchill); in tal senso nell’entroterra e soprattutto nella fascia collinare e pedecollinare la percezione del freddo è stata minore.
Giovedì sarà una giornata critica. Cosa dobbiamo attenderci?
Arriverà aria mite ed umida in quota dal Mediterraneo occidentale che tenderà a scorrere su quella fredda affluita fino ad oggi, favorendo così la formazione di estesa nuvolosità con precipitazioni deboli-moderate. Stante la presenza di aria assai fredda a bassa quota esse saranno principalmente a carattere nevoso, anche in pianura e fino alla costa. Solo la parte costiera ravennate potrà vedere la virata della neve in pioggia o pioggia mista a neve tra pomeriggio e sera, ma non è da escludere che possano continuare nevicate. Certamente le aree più rischio saranno quelle collinari, pedecollinari e le pianure interne, dove presumibilmente continuerà a nevicare con intensità variabile per buona parte della giornata.
Quando ci sarà una tregua?
Probabilmente ancora venerdì e sabato saranno due giornate fredde anche se non ai livelli delle scorse giornate, ma l’aria fredda nei bassi strati sarà difficile da rimuovere, per cui per avere un rientro delle temperature entro la norma dovremo probabilmente attendere la prossima settimana. Venerdì c'è il rischio di gelicidio.