Dalla Siberia al Forlivese, una rotta di 5mila chilometri: sfiorati i -20°C in Campigna
Le temperature, complice il rasserenamento del cielo e la superficie nevosa, sono crollate in picchiata in modo severo, per quella che è stata una delle notti più fredde degli ultimi anni
Un cammino lungo circa 5mila chilometri. L'alito gelido, giunto dalla Siberia, ha raggiunto nella nottata tra martedì e mercoledì il suo picco. Le temperature, complice il rasserenamento del cielo e la superficie nevosa, sono crollate in picchiata in modo severo, per quella che è stata una delle notti più fredde degli ultimi anni. La stazione meteorologica urbana dell'Arpae di Forlì ha registrato una minima di -7,4°C, ma pochi chilometri fuori dalla città, nella zona sud est, è scesa a -11,2°C. E' nel salire di quota che si sono misurati valori che non si vedevano da anni: Teodorano -13,9°C, Cusercoli -10,6°C, Voltre -11,6°C, Rocca San Casciano -13,4°, Capaccio -14°C, Corniolo -13,9°c e il picco di -17,2°C sul Monte Falco, misurato a 1628 metri.
Oltre all'aria fredda siberiana all'origine dietro queste temperature negative c'è l'effetto albedo, per la presenza di neve al suolo che catalizza l'irraggiamento notturno, e l’assenza di vento. Con albedo si definisce la frazione di energia, solitamente quella solare, che si perde nello spazio per riflessione da parte del suolo. Questo significa che una parte dell'energia che giunge dal sole viene rispedita nello spazio senza essere assorbita, nella misura variabile in base al tipo di caratteristiche della superficie riflettente. Un suolo innevato, grazie al suo colore bianco, riesce a rispedire nello spazio velocemente circa il 90% dell'energia solare in arrivo, senza che questa possa essere assorbita e trasformata in calore.
L'ondata di gelo ha comunque le ore contate. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici mostrano l'avanzata di correnti miti in quota, che preannunciano un cambio di circolazione. Il richiamo mite verrà innescato da una depressione centrata sulla Penisola Iberica. Insieme a questo flusso giungerà una perturbazione, che giovedì determinerà condizioni di tempo perturbato, con nevicate diffuse su tutto il territorio Forlivese, in graduale intensificazione durante il pomeriggio. Non si esclude in serata la trasformazione della neve in pioggia congelantesi. Ma fortunatamente la transizione avverrà durante l'esaurimento dei fenomeni.