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8 marzo, il Comune di Forlì "festeggia" cambiando lo Statuto

"Il salto culturale è significativo, perché si passa da una affermazione di principio ma generica, ad un obbligo statutario in termini quantitativi che non è solo a vantaggio delle donne"

Comune sempre più rosa. Il consiglio comunale ha approvato all'unanmità lo Statuto del Comune nel quale si evidenzia all'articolo 4 che "Il comune garantisce e promuove le pari opportunità per le donne, rimuovendo gli ostacoli che, di fatto, impediscono la piena realizzazione e l'attiva partecipazione culturale, sociale, lavorativa e politica delle donne nell'amministrazione e nella città" e che la composizione della giunta deve esser per almeno il 40% rosa.

"Il salto culturale è significativo, perché si passa da una affermazione di principio ma generica, ad un obbligo statutario in termini quantitativi che non è solo a vantaggio delle donne, ma anche degli uomini, nell'ottica appunto di una vera democrazia paritaria tra i generi - evidenzia Maria Maltoni, assessora Pari Opportunità e Conciliazione Comune di Forlì -. Infatti, al di là della previsione di "quote" che pure è stata fondamentale per l'affermarsi di una presenza femminile nella vita sociale e pubblica italiana, anche a livello di organizzazioni sociali e di categoria, il principio che viene oggi affermato nella nuova legge è appunto quello che donne e uomini devono contribuire in eguale misura  alla rappresentanza ed alla decisione politica".

"L'interrogativo se la Seconda Repubblica sarebbe stata più produttiva per il Paese se in Parlamento ci fossero state più donne, è a mio parere del tutto legittimo - continua Maltoni -. Lo Statuto del nostro Comune ora ha recepito compiutamente questa previsione a livello cittadino. Come assessora alle Pari opportunità e Conciliazione sono particolarmente soddisfatta di questa decisione, che si aggiunge alla modifica del regolamento per la selezione delle candidature nelle partecipate introdotta nel 2009, molto prima che la normativa stabilisse una soglia minima di presenza e che ha fatto sì che le donne nominate dal Comune di Forlì nei CDA delle società partecipate siano già oltre il 30%, ed alla realizzazione del Bilancio di Genere".

"In un momento in cui le risorse economiche sono poche, si può fare innovazione anche attraverso quelli che abbiamo definito nel convegno "strumenti per la democrazia paritaria" - aggiunge Maltoni -.In questa occasione il nostro Comune si è mosso sollecitamente, essendo tra i pochi ad averlo fatto in Italia e forse l'unico con questa indicazione così specifica. Per questo motivo ANCI ci ha invitato a portare la nostra testimonianza al seminario nazionale sulla applicazione della legge 215/2012 che si svolgerà nel mese di aprile". 

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