8 marzo, il Pd: "Impegnarsi per donne in economia, politica e società"

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, le democratiche di Forlì sottolineano "la gravità della situazione occupazione delle donne,in particolare delle ragazze, nel nostro Paese. Mentre la disoccupazione tocca il 9,2 % su base nazionale e raggiunge il 31,1% per i giovani tra i 15 e i 24 anni, anche le donne occupate vedono sempre più accrescere la precarietà del lavoro. Anche vicino a noi, come nel caso delle lavoratrici della OMSA, centinaia di donne che hanno alle spalle anni di lavoro in fabbrica, rischiano di non trovare uno sbocco occupazionale, dopo il decentramento produttivo da parte della loro azienda che ha trasferito la produzione in un altro paese".

"E’ necessario perciò un impegno da parte del governo per rilanciare l’economia e con essa il lavoro femminile - sottolineano il democratiche di Forlì -. La povertà delle famiglie italiane e la ristrettezza dei consumi interni nascono anche dal fatto che in Italia le donne non lavorano. Se il tasso di occupazione su base nazionale passasse dall’attuale 46% al 60%, obiettivo previsto in ambito europeo, la crescita del PIL sarebbe del 9,2% e si aprirebbero nuove possibilità per i giovani e per le donne".

Per il Gruppo Donne Pd Forlì "occorre perciò un grande piano per rilanciare l’occupazione e per quella femminile in particolare, accompagnato da un grande piano nazionale per i servizi all’infanzia e alle famiglie, che creerebbe esso stesso centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro. La crisi inoltre vede sempre di più mettere in discussione diritti acquisiti, è fondamentale perciò ripristinare le norme per impedire l’uso delle dimissioni in bianco, che diventano veri e propri “licenziamenti per maternità”. In questo senso le democratiche sostengono l’iniziativa lanciata a livello nazionale per reintrodurre una norma mirata che lo impedisca".

"L’attuale Governo - osservano le democratiche - ha segnato una inversione di tendenza in quanto a presenza femminile, con l’incarico a tre ministre preparate e competenti. Occorre però, a tutti i livelli , ampliare la partecipazione delle donne alla vita politica ed istituzionale, ma anche a quella economica, dando attuazione fin d’ora alle norme che prevedono la presenza di almeno un terzo di componenti del sesso meno rappresentato, nei consigli di amministrazione delle società".

"Infine, in occasione dell’8 marzo non è possibile non ricordare che l’uso distorto dell’immagine femminile presente nei media ad ogni livello, veicolando nell’immaginario collettivo l’ idea di un corpo femminile mero oggetto, disgiunto dall’idea di persona, di fatto favorisce la violenza contro le donne. Anche in questo senso occorre un forte impegno di educazione da parte della scuola nei confronti delle giovani generazioni", concludono.