"A Petrella lavorazioni agricole distruggono flora e fauna"

Il WWF ha già richiesto ai comandi locali del Corpo Forestale dello Stato di accertare gli “eventuali illeciti commessi recentemente, a seguito di “lavorazioni agricole”, in corso nella Valle del Borello, nei pressi della località Petrella (Civitella di Romagna). Si tratta di sbancamenti di terreni saldi e in forte pendenza e già ricoperti di vegetazione spontanea, che sembra si vogliano protrarre ulteriormente. Non si comprende il motivo preciso ma pare che qualcuno abbia messo gli occhi su quella zona, per impiantarvi nuove coltivazioni (nonostante esistano già nelle immediate adiacenze vaste estensioni disponibili a tale scopo) o per collocarvi pannelli solari”.

Sulla questione intervengono i presidenti dell'associazione ambientalista di Cesena e Forlì, Ivano Togni e Alberto Conti: “Purtroppo sono già stati causati gravi danni alla flora spontanea che proprio in alcuni punti della zona presenta una spiccata varietà di specie rare e di notevole pregio botanico. Fra la vegetazione caratterizzata prevalentemente da graminacee incolte, ginestre, ginepri (fra cui Juniperus oxycedrus) e giovani alberelli di Roverella e Carpino nero, vi sono presenti molte specie rare e interessanti o protette dalla legge regionale n°2/77. E, in relazione al variopinto contingente floristico, occorre segnalare le ricche comunità di invertebrati e di altre piccole specie faunistiche qui presenti, che compongono quel meraviglioso mosaico di “biodiversità”, che tutti dicono di voler conservare. Una parola con la quale funzionari ed esponenti delle nostre amministrazioni pubbliche, amano spesso “riempirsi la bocca”, concordando unanimemente sulla sua tutela …ma evidentemente solo quando si tratta di qualcosa di commestibile per lo stomaco umano”.


“Per il suo valore ambientale e biologico, tutta questa zona é stata a più riprese proposta dal
WWF di Forlì e Cesena ad essere inserita fra le aree SIC della Rete Natura 2000 (scheda
n° 7: "Torente Borello-Petrella-Boschi di Ranchio" della proposta inoltrata nel
Marzo 2012). - spiegano i due presidenti - Naturalmente rimasta ancora senza esito, a causa della reiterata negligenza dimostrata fino ad oggi dalla Provincia Forlì-Cesena e dagli appositi uffici della Regione Emilia-Romagna, che per le proposte di estensione/individuazione delle aree di Rete”