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Riapertura del Ridolfi, i sindacati: "Basta alibi. Non è più il tempo dei rinvii"

"Dopo la consegna a fine maggio delle chiavi dell'aeroporto da parte della curatrice fallimentare ad Enac e dopo la firma di giovedì, non ci saranno più alibi per iniziare realmente a porre le basi per una immediata riapertura dell'aeroporto", affermano i sindacati

Giovedì dovrebbe concludersi l’iter iniziato il 6 maggio 2014 per la ripartenza dell’aeroporto Ridolfi di Forlì: all’Enac di Roma potrebbe arrivare la firma definitiva sulla convenzione trentennale tra Enac e Air Romagna, che darà il via libera all’uso effettivo dell’aeroporto. "Dopo la consegna a fine maggio delle chiavi dell’aeroporto da parte della curatrice fallimentare ad Enac e dopo la firma di giovedì, non ci saranno più alibi per iniziare realmente a porre le basi per una immediata riapertura dell’aeroporto", dichiarano i segretari di Cigl, Cisl e Uil, Paride Amanti, Luigi Foschi e Vanis Treossi.

"Cgil Cisl e Uil - continuano -. pensano che sia veramente ora di mettere la parola fine a un percorso che  con tanti ritardi e tanti colpi di scena ora è arrivato alle battute finali. Ora chi dovrà mettere la benzina per dare gambe al nostro aeroporto non ha più scuse o si riparte e si investe veramente sul futuro o ci dica veramente a che gioco si sta giocando. I lavoratori già licenziati da fine maggio hanno il diritto di sapere cosa li aspetta e Air Romagna come già concordato nell’ultimo incontro del 12 maggio dovrà convocarci subito e chiarirci immediatamente alcuni interrogativi che sono rimasti in sospeso in questi mesi".

Amanti, Foschi e Treossi vogliono sapere "quale piano industriale verrà adottato e chiarire come e chi effettuerà le operazioni di manutenzione, logistica, voli, appalti, contratti, sicurezza; quale piano assunzioni la società ha in mente confermando la priorità della clausola di diritto di precedenza alle assunzioni per il personale del sito e identificando quali figure professionali siano in un primo momento necessarie, quali  inquadramenti, quali le condizioni  contrattuali; e quale siano i tempi  con cui si rende effettivamente operativo il sito e quale sia il piano per la sua messa in sicurezza".

Concludono i tre esponenti sindacali: "Non è più il tempo dei rinvii. Ora bisogna dare concrete certezze. Non ci sono più ostacoli o impedimenti all’immediata riapertura dell’aeroporto. Servono solo la volontà e gli investimenti necessari. Noii siamo pronti a confrontarci con Air Romagna nelle prossime settimane per rendere questo obiettivo realtà".

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