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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Aeroporto, il sindaco Drei: "Per il Ridolfi segnali positivi dalla Regione"

Dopo il ben servito da parte di Enac a Robert Halcombe, la questione Ridolfi e' protagonista dell'apertura dei lavori del consiglio comunale di questo pomeriggio nella citta' romagnola

Dalla Regione Emilia-Romagna e dall'assessore competente Raffaele Donini arrivano "segnali positivi" per cercare di far di nuovo decollare l'aeroporto di Forli'. Dopo il ben servito da parte di Enac a Robert Halcombe, la questione Ridolfi e' stata protagonista dell'apertura dei lavori del consiglio comunale di martedì pomeriggio. Con l'informativa del sindaco Davide Drei stimolata da un question time di Forza Italia e Lega Nord. "Non puo' che partire una nuova pagina con un progetto nuovo", spiega il primo cittadino sottolineando la necessita' di "tenere costanti rapporti con Enac sulle modalita' di chiusura della concessione e sulla disponibilita' a emettere un nuovo bando e a farlo con tempistiche ragionevoli per consentire l'operativita' in tempi medi". Inoltre occorre "lavorare perche' le espressioni imprenditoriali che hanno dimostrato di volere fare parte di una compagine societaria sostengano la loro volonta' a candidarsi alla gestione con un progetto industriale concreto e sostenibile". E poi "raccogliere gli interessi delle organizzazioni di rappresentanza di imprese della Romagna". Infine la Regione, con cui il canale di dialogo e' aperto da tempo, e che dimostra disponibilita' a sostenere il reinserimento di Forli' nel sistema aeroportuale regionale. Cosi' Drei chiede "unita' di intenti del sistema politico-istituzionale, economico e sociale di tutto il territorio per una sfida da portare avanti insieme".

Ma c'e' gia' chi rema contro, segnala l'azzurro Lauro Biondi. "Alcuni importanti attori non ci vogliono bene", come Confindustria Romagna che parla di "lusso. Noi non vogliamo ragionare come Rimini, siamo certi che per posizione strategica siamo in grado di dare risposta a molti dei problemi della Romagna a differenza di Rimini che ha una realta' piu' specifica". Di certo, aggiunge, "dobbiamo essere pronti per il bando con un piano industriale, alcune volonta' imprenditoriali lo aspettano per aderire". E c'e' interesse, ha testato di persona Biondi, anche in Confindustria Forli'. Insomma "procediamo tutti insieme, non perdiamo l'occasione". Anche la Lega Nord da' la disponibilita' al confronto a "tutti i livelli", rimarca Daniele Mezzacapo: "Il bando e' di vitale importanza", ma al contrario di chi vede lo scalo forlivese seconda pista di Bologna, serve "totale indipendenza con l'Emilia" per rilanciare gli interessi dell'economia romagnola. "Sotto le imposizioni emiliane l'aeroporto rimarrebbe chiuso per anni". Davide Minutillo di Fratelli d'Italia segnala che "se fa fatica a decollare e non ha appeal sul mercato e' perche' manca progettualita' da parte del Comune a investire nelle infrastrutture. Rimini e' piu' avanti di noi". Il Movimento 5 Stelle stoppa invece qualsiasi contributo pubblico, "gia' oltre 40 milioni di euro" ricorda Simone Benini, e chiede "soluzioni serie" e un "piano B", coinvolgendo i cittadini su "cosa fare dell'aeroporto e di quella zona se non si presenta nessuna cordata credibile con 20-30 milioni di euro". 

Dai banchi della maggioranza il capogruppo del Partito democratico, Maria Maltoni, invita alla prudenza: "La soluzione ai problemi va ricercata in un ragionamento sulle infrastrutture a livello regionale". Infatti "aeroporti cosi' vicini hanno difficolta' di sopravvivenza". Per questo "non sono ottimista a buon mercato": ai "segnali positivi" da Confcommercio si contrappongono quelli "negativi" di Confindustria Romagna. Dunque vanno realizzati "contatti istituzionali e imprenditoriali per definire un assetto sostenibile, senza pensare che le soluzioni siano alle porte". Infatti, conclude, fino a oggi "il sistema imprenditoriale locale non ha dato segnali concreti di interesse". Preoccupato anche Mario Peruzzini di Noi con Drei. In particolare per le dichiarazioni dell'assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini, secondo il quale non c'e' spazio per due aeroporti. Eppure Viale Aldo Moro "da' 12 milioni di euro a Parma e si dimentica la Romagna". Mentre Airiminum dimostra che anche con 200.000 passeggeri si possono avere bilanci in attivo. Per cui "bisogna fare l'aerostazione e l'Amministrazione comunale non puo' chiamarsi fuori. Con il nuovo bando deve trovare le sinergie per partecipare ed essere coinvolta". Occorre, conclude Peruzzini, "rivedere la posizione di distacco". (fonte Dire)

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