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Allarme furti, l'Ugl Sicurezza Civile-Guardie giurate incontra l’assessore Ravaioli

L'incontro si è concluso con una stretta di mano e la battuta finale del dirigente sindacale che ha ricordato che “su questa materia la vigilanza sarà sempre alta”

Colloquio informale mercoledì mattina tra il segretario regionale Sicurezza civile del sindacato Ugl, Filippo Lo Giudice, e l’assessore comunale con delega ai Progetti per la Sicurezza, Mobilità e Centro Storico, Marco Ravaioli. Al centro dell'incontro il nuovo progetto “Forlì SiCura” (presentato in consiglio comunale il 17 gennaio scorso) che delinea le nuove politiche sulla sicurezza per i prossimi anni e che prevede fra l'altro guarda la piena applicazione del protocollo "Mille occhi sulla città", con la collaborazione di istituti di vigilanza privata, finalizzato alla segnalazione di fatti, trasmissione dati e informazioni utili che possano favorire il contrasto all’illegalità.

“La posizione dell'Ugl Sicurezza civile (il sindacato più rappresentativo del comparto delle Guardie giurate, ndr) è nota, ed è stata ribadita negli ultimi anni nel corso di incontri istituzionali con l' ex Prefetto di Forlì-Cesena, Erminia Rosa Cesari, l'allora questore Sanna e il vicesindaco del Comune di Forlì Montaguti - afferma Lo Giudice -. A nostro parere è necessario elevare i livelli di controllo del territorio e dei quartieri e avviare una campagna di contrasto alla criminalità che preveda anche l’impiego, anche e soprattutto notturno, delle guardie giurate nei luoghi pubblici come: scuole, parchi, cimiteri , aree gioco e autobus per incontrare le accresciute esigenze di sicurezza dei cittadini forlivesi. Il tutto senza che vengano prevaricati i ruoli specifici delle forze dell'ordine. Ma, piuttosto, ad integrazione dei compiti che già svolgono polizia, carabinieri, finanza e municipale".

Il segretario regionale Sicurezza civile del sindacato Ugl s'è complimentato per la predisposizione del Progetto “Forlì Sicura” che in parte accoglie le richieste avanzate dallo stesso sindacato a tutti i candidati sindaco del 2014 in materia di sicurezza dei cittadini, delle loro abitazioni, delle aziende e del tessuto urbanistico. Dal canto suo l'assessore ha parlato della necessità "di attuare pienamente il protocollo ‘Mille occhi sulla città’, che punta a rafforzare il sistema di prevenzione e di sicurezza del territorio attraverso la collaborazione degli istituti di vigilanza con le forze dell’ordine e la Polizia municipale e già si inserisce nel progetto nazionale della ‘sicurezza complementare’, che prevede la collaborazione delle guardie giurate private con le Forze di polizia per il monitoraggio delle situazioni di interesse per la sicurezza pubblica, attraverso la segnalazione di “anomalie” e “situazioni sospette”".

Ravaioli ha illustrato il progetto della cosiddetta videosorveglianza attiva che prevede l'utilizzo del Targa System fisso che consenta la verificare della copertura assicurativa delle auto , se il veicolo sia rubato o inserito nel database dei veicoli sottoposti a fermo amministrativo. "Dopo alcuni anni di immobilismo finalmente qualcosa si muove su questa tematica molto sentita dai cittadini , ma il vero nodo da sbrogliare sarà reperire le risorse destinate anche all'impiego delle guardie giurate con compiti di sorveglianza specifica”, chiosa Lo Giudice.

L'amministrazione comunale parla di investire 1.350.000 euro nel triennio 2017-2019 da utilizzare in primis in sistemi di videosorveglianza all’avanguardia. La giunta segnala anche la ricaduta positiva della presenza di soggetti che possono concorrere alla tutela indiretta dei cittadini. “Il coinvolgimento della vigilanza privata è in ordine di attuazione del progetto il quarto step. Sarà essenziale in avvio attivare la vigilanza elettronica, disporre i nuovi indirizzi alla Polizia municipale, coinvolgere le associazioni di categoria che già dispongono di un servizio di guardie giurate - ha detto l'assessore -. In questo momento non è stata ancora stabilita una cifra specifica per la vigilanza privata, la sfida sarà trovare le risorse per far passare il concetto che gli investimenti in sicurezza e di controllo dei beni pubblici non sono una voce passiva di bilancio, ma una necessità per governare il mutare dei tempi, Forlì non è più isola felice come negli anni Settanta”: ha detto l'assessore Ravaioli. L'incontro si è concluso con una stretta di mano e la battuta finale del dirigente sindacale che ha ricordato che “su questa materia la vigilanza sarà sempre alta”. 

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