Anche il Partito Comunista dei Lavoratori in piazza al Foro Boario contro la minaccia fascista
"I fatti di Macerata vanno presi per quello che sono: una mano fascista, armata dal razzismo, ha sparato ferendo sei persone africane"
I fatti di Macerata vanno presi per quello che sono: una mano fascista, armata dal razzismo, ha sparato ferendo sei persone africane. A loro, in primo luogo, va tutta la nostra solidarietà classista e internazionalista. La verità dietro ai fatti è che le politiche dominanti degli ultimi decenni hanno arato il terreno in favore della peggior destra, accumulando miseria e disperazione sociale a tutto vantaggio del profitto, dirottando la rabbia sociale contro i migranti, per impedire che venga invece rivolta contro i padroni, legittimando la xenofobia ed il razzismo, con politiche di segregazione e umiliazione dei migranti, dalla Turco-Napolitano alla Bossi-Fini, fino alle recenti imprese del ministro Minniti, che ha siglato accordi criminali con i tagliagole libici in nome della “sicurezza”. Il sentimento popolare di frustrazione sociale, sedimentato da decenni di crisi capitalista e privato di un riferimento a sinistra, diventa dunque il brodo di coltura della destra peggiore, il suo terreno di radicamento e reclutamento combattente. La battaglia antirazzista e antifascista deve unire più che mai la campagna per la difesa dei migranti alla battaglia contro il capitalismo e tutti i partiti che lo governano, o che ambiscono a governarlo. Il capitalismo è miseria sociale e morale. Solo un governo dei lavoratori può fare pulizia.
Partito Comunista dei Lavoratori