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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Lavoro, Costantini (Ugl): "Ultra 50enni vera categoria discriminata"

A lanciare l'allarme è Andrea Costantini, segretario provinciale Pari Opportunità del sindacato Ugl di Forlì-Cesena e Rimini

“La prima categoria discriminata nel mondo del lavoro? Quella degli ultracinquantenni in cerca di occupazione e per loro si devono attivare tutte le misure previste in materia di pari opportunità. Non c'è alcun dubbio. Siamo in una situazione di assoluto allarme sociale anche nella provincia di Forlì-Cesena , nel disinteresse manifesto delle istituzioni, in aperto contrasto con il dettato del codice civile (all'articolo 15 delle pari opportunità). E in contrasto anche con i trattati europei sulle pari opportunità ed è in conflitto con un cospicuo numero di leggi basilari”. A lanciare l'allarme è Andrea Costantini, segretario provinciale Pari Opportunità del sindacato Ugl di Forlì-Cesena e Rimini.

“E laddove la classe politica ha provato a porre correttivi, come nel caso del Jobs Act del premier Renzi , si sono notevolmente peggiorate: e le statistiche dimostrano che le assunzioni di persone che rientrano in queste fasce di età sono ancora al palo. Tutto cio' è insostenibile e dobbiamo intervenire”, aggiunge Andrea Costantini, citando alcune statistiche: "l’ultimo rapporto del Censis ha rilevato come nel quinquennio 2008-2013 i disoccupati over cinquanta siano aumentati del 146,1%, con una netta prevalenza di uomini (+160,2%) rispetto alle donne (+111,1%). Tra gli italiani ultracinquantenni che restano senza lavoro (460mila nel 2013), il 61,4% non trova una nuova occupazione entro l’anno, solo per il 38,6% la disoccupazione dura meno di 12 mesi".

“Insomma - aggiunge il segretario provinciale Pari Opportunità del sindacato Ugl d - c’è il dramma dell’espulsione dal mondo produttivo degli Over 50. E stiamo parlando di un esercito di 438 mila lavoratori troppo giovani per la pensione, troppo vecchi per essere reinseriti sul mercato, in assenza di politiche efficaci. Con la difficoltà a ritornare in pista che si aggrava con il tempo: per un ultracinquantenne infatti la ricerca di una nuova occupazione puo' durare in media anche piu di 2 anni, 27 mesi per l’esattezza, 6 in piu rispetto al totale dei disoccupati. Come dimostrato da uno studio del 2014 elaborato dall’Adapt, il centro studi fondato nel 2000 da Marco Biagi".

“Dalle statistiche - prosegue - sembrerebbe che l’Italia stia abbandonando al proprio destino di povertà la generazione adulta , i genitori con figli a loro volta in cerca di occupazione, e le tutele un tempo assicurate dallo stato sociale sempre meno sostenute da soldi pubblici che non ci sono”. Costantini si trova d'accordo con Tito Boeri, presidente dell’Inps, che in queste ore ha lanciato la proposta di attivare un reddito minimo garantito per le persone tra i 55 e i 65 anni che hanno perso il lavoro in questi anni di crisi e si ritrovano ancora disoccupati e con evidente difficoltà a ritrovare un impiego visto che l’età anagrafica non li aiuta.

Infine, “c'è un altro aspetto  del problema relativo ai lavoratori maturi: la rigidità del sistema pensionistico introdotto con il famigerato decreto “Salva Italia”, le cui prime vittime sono stati, appunto, gli over 50, divenuti troppo giovani (secondo le nuove regole) per la pensione e troppo vecchi per lavorare. Ennesima prova dell'incapacità della classe politica al governo in questi anni di garantire la tenuta del tessuto sociale del nostro Paese”, conclude Costantini, invitando gli attori istituzionali e politici "a tenere alta l'attenzione". 

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