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Martedì, 16 Aprile 2024
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Case di riposo, Pasini (Udc): "I sindaci devono aver più coraggio"

Andrea Pasini, consigliere comunale e Segretario Provinciale Udc, sottolinea come i suoi ripetuti interventi non siano dettati da intenzioni allarmistiche o demagogiche, ma da ponderata coerenza.

“Mio malgrado sono costretto, ancora una volta, ad affrontare il problema legato alle case di riposo e ai posti letto protetti, problema che rischia di incancrenirsi, col pericolo di far collassare tutto il sistema”. A parlare è Andrea Pasini, consigliere comunale e Segretario Provinciale UDC, che sottolinea come i suoi ripetuti interventi non siano dettati da intenzioni allarmistiche o demagogiche, ma da ponderata coerenza.

Il Comitato di Distretto non ha ancora assunto decisioni definitive in materia di posti letto, ma ha indicato alcune linee di comportamento che, nelle intenzioni, dovrebbero dare soluzione alle difficoltà delle case di riposo di Dovadola (Ipab Zauli con un deficit di un milione e mezzo di euro) e Rocca San Casciano (deficit strutturale di circa 100 mila euro l'anno) aumentando i posti letto delle due strutture.

Da qui l'ipotesi di dare 16 posti letto in più a Dovadola e 14 posti letto in più (frazionati in due anni) a Rocca San Casciano. Posti che verrebbero tolti, principalmente, alle strutture forlivesi, 4 alla Casa di riposo Zangheri e 12 posti al Parco, gli altri dalle strutture del territorio, 2 a Meldola, 2 a Modigliana, 2 a Tredozio, 7 alla struttura privata i Girasoli a Predappio e 2 a Santa Sofia.

“Venuto a conoscenza di questi numeri – sottolinea Pasini – ho presentato un Question Time a cui ha risposto in Consiglio comunale l'assessore Drei, che ha ribadito come ancora non siano state prese decisioni definitive in merito. Poiché tutto sembra essere ancora in alto mare ho chiesto una audizione in commissione dei consiglieri dell'Asp ed un'altra con i direttori delle case di riposo di Forlì (Zangheri, Orsi Mangelli, Casa Mia e il Parco). Perché queste richieste? Semplice perché spulciando i dati si evince che degli 800 posti per anziani del comprensorio forlivese, che comprende 15 comuni, solo 350 posti convenzionati sono in città, tutti gli altri sono sul territorio".

"Ecco allora – insiste Pasini – che le mie reiterate denunce, sul fatto che la realtà forlivese è sottodimensionata, trovano conferma e ribadisco anche che i sindaci non hanno il coraggio di fare scelte, forse perché si avvicina un turno elettorale. Al contrario, visto che ancora i tempi lo permettono, invito tutti i primi cittadini a impegnarsi in scelte lungimiranti, da buoni amministratori capaci di assumere decisioni che guardino al futuro nel bene dei loro amministrati. I sindaci, inoltre, dovrebbero avere il coraggio politico di lanciare un messaggio chiaro alla Regione, firmando un documento comune col quale chiedere la revisione della legge scellerata e fallimentare che ha istituito le Asp (Aziende Servizio alla Persona) tutte in completo deficit e far mettere mano anche alla legge sull'accreditamento, che comporta costi burocratici a discapito degli anziani assistiti”.

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