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Ausl unica, Casara: "Serve una profonda opera di riconciliazione con le città romagnole"

Paola Casara, capogruppo Noi Forlivesi in consiglio Comunale a Forlì, in relazione alle recenti dichiarazioni del Sindaco Drei

"Solo ora il sindaco Drei ammette i limiti dell’Ausl unica di Romagna, nonostante da almeno due anni noi dell'opposizione avessimo avanzato perplessità e dubbi". Esordisce così Paola Casara, capogruppo Noi Forlivesi in consiglio Comunale a Forlì, in relazione alle recenti dichiarazioni del Sindaco Drei. "Perché non avete mai avuto l'umiltà e la lungimiranza di ascoltarci in questi mesi? - si chiede -. Insieme maggioranza e opposizione potevano avere più forza e far sentire il peso del nostro territorio".

"In 5 anni, di solitudine forlivese, Balzani ha isolato la città, “ceduto” tanto sul fronte della gran parte delle partecipate pensando di costruirsi un'immagine di politico di rottura. Oggi il sindaco Drei - continua Casara - e' costretto a ricostruire un sistema di rapporti, relazioni politiche e personali compromesse, con il compito di ricomporre l'architettura istituzionale dell’Area Vasta. In questo tortuoso percorso si insinua ancora l'ex sindaco che a dicembre ha ufficializzato la sua non ricandidatura alla carica di primo cittadino non portando a completamento un percorso naturale di altri 5 anni, per dedicarsi alla carriera professionale, compiendo quello che per molti è apparso come un “tradimento” del percorso politico verso la città e i forlivesi. Dopo alcuni mesi Balzani si accorge di voler proseguire la sua esperienza di solitudine in regione, sferzando colpi a destra e a manca all'interno di un partito che vede lui e Forlì fin troppo isolati".

"Il Pd non può rappresentare il regime e allo stesso tempo l'opposizione. Balzani e Drei sono i massimi dirigenti del PD e quindi hanno la piena responsabilità del degrado economico, istituzionale e morale del nostro territorio locale e regionale - prosegue Casara -. Troppo comodo scaricare sugli altri responsabilità che loro hanno condiviso. Non si azzerano le responsabilità in politica, si possono forse mascherare grazie all’uso sapiente dei media ma un'operazione verità e trasparenza e' necessaria prima che sia troppo tardi". "Oggi - conclude la consigliera Casara - per uscire dal torpore nel quale la nostra città è confinata, anche politicamente, servirebbe umiltà e una profonda opera di riconciliazione con le città romagnole prima di tutto e con l’intero sistema politico regionale che poco si sposano con le mire e l’ambizione personale di alcuni suoi esponenti".

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