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Quote Hera, Romagna Acque esclude l'acquisto delle azioni del Comune

Bernabè precisa che "l'attuale regolamentazione aziendale in materia di finanza impedisce l'acquisto di azioni sul mercato, in quanto capitale finanziario di rischio"

Sulla decisione da parte del Comune di Forlì di vendere parte delle proprie azioni di Hera, annunciata martedì in Consiglio Comunale dal sindaco Davide Drei, e sull'ipotesi che le stesse azioni possano essere acquistate da Romagna Acque-Società delle Fonti, il presidente Tonino Bernabè precisa che "al riguardo che tale eventualità non è ora prevista nel Piano Industriale dell’azienda. Occorre inoltre precisare che l’attuale regolamentazione aziendale in materia di finanza impedisce l’acquisto di azioni sul mercato, in quanto capitale finanziario di rischio e quindi non compatibili con il profilo di rischio deliberato dall’Assemblea dei Soci e dal Coordinamento Soci".

"Ulteriore considerazione riguarda l’impiego della liquidità aziendale che oggi è chiaramente già impegnata nello sviluppo dell’importante Piano degli Investimenti deliberato sia da Atersir che da Aeegsi (in quanto autorità di regolazione regionale e nazionale), oltre che precedentemente approvato dall’Assemblea dei Soci - continua Bernabè -. Quindi un impiego diverso di tale disponibilità finanziaria non consentirebbe all’azienda di adempiere agli impegni già sottoscritti, penalizzando anche gli investimenti sul territorio. In ogni caso, decisioni di questa importanza, vanno ovviamente assunte nelle opportune sedi istituzionali rappresentate nella fattispecie, dal Coordinamento e dall’Assemblea dei Soci di Romagna Acque.”

COMITATO ACQUA - Sulla questione è intervenuto anche il Comitato Acqua di Forlì, concordando con le dichiarazioni di Bernabè. Il Comitato "comprende appieno le motivazioni di non acquistare le azioni di Hera in possesso al Comune di Forlì ed apprezza il senso di responsabilità e l' efficienza manageriale a sostegno del Piano di Investimenti di Romagna Acque. Il Comitato ha sempre sostenuto che Romagna Acque Spa Pubblica non deve e non può essere la Finanziaria dei Comuni che ripiana i "buchi di bilancio". Tali decisioni vanno assunte dall’Assemblea dei Soci di Romagna Acque".

Il Comitato aggiunge che "da sempre sostiene che Romagna Acque, Società Pubblica, dovrà gestire l'intero SII. Nelle dichiarazioni fatte dal Comitato alla Stampa durante il Sit In in Consiglio Comunale e non riportate dai giornali sono state: Siamo esplicitamente contrari alla vendita di azioni Hera anche ad altri Enti Pubblici fuori dal Patto di Sindacato". Quindi viene ricordato a Cgil, Cisl e Uil  "che hanno sospeso lo sciopero del 28 aprile (quindi in pratica annullato) che il sindaco Manca lo stesso giorno ha firmato il Nuovo Patto di Sindacato con Hera che promuove la riduzione della quota pubblica fino al 38%. Ciò dimostra che i Sindacati sono venuti meno all' impegno perentoriamente dichiarato di opporsi alla riduzione delle quote pubbliche al di sotto del 51%. Infine ricordiamo che il Comitato Acqua aderente al Forum Nazionale dei Movimenti per l' Acqua è il Custode legittimo dell' Esito Referendario ed opera affinchè  venga attuato tenendo sempre presente i lavoratori del settore".

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