rotate-mobile
Politica

Liberazione, scoppia la polemica. Ragni (Forza Italia): "Bandiere con falce e martello. La festa diventa politica"

"Sono stato in piazza - ammette Ragni - e non ho potuto non notare tra il pubblico alcune persone che facevano sventolare bandiere rosse raffiguranti la falce ed il martello, chiaramente riconducibili all'ideologia comunista tutt'altro che foriera di libertà e democrazia".

Durante la cerimonia istituzionale in piazza Saffi per la Liberazione, sventolavano bandiere rosse raffiguranti falce e martello. Mi chiedo se il 25 aprile, nella nostra città, sia diventato momento di celebrazione politica”. Ad affermarlo è Fabrizio Ragni, responsabile provinciale e capogruppo in consiglio comunale di Forza Italia. “Sono stato in piazza – ammette Ragni – e non ho potuto non notare tra il pubblico alcune persone che facevano sventolare bandiere rosse raffiguranti la falce ed il martello, chiaramente riconducibili all’ideologia comunista tutt’altro che foriera di libertà e democrazia".

"Non è un bel segnale che si utilizzi una cerimonia istituzionale per esibire i propri simboli e appropriarsi di un momento che appartiene a tutti - chiosa l'esponente azzurro - senza dimenticare l’episodio della scorsa settimana, quando un gruppo di militanti di estrema sinistra ha ostacolato la presentazione del movimento Sovranità nella saletta della banca di Forlì”. Ragni ha presentato due question time sul tema. “Intendo chiedere al sindaco Drei se intenda attivarsi perché in futuro, in occasione di simili eventi istituzionali, non vengano esibite bandiere raffiguranti simboli di movimenti politici. Per quanto riguarda ciò che è accaduto la scorsa settimana, chiedo all’amministrazione di prendere una posizione chiara anche sul preoccupante clima politico che si respira in città”.

LA REPLICA - Replicano dal Partito Comunista dei Lavoratori: "La festa della Liberazione, non è una sagra di paese né una vuota occasione istituzionale, è una festa intrinsecamente politica, che commemora i partigiani caduti nella lotta contro il nazifascismo, molti dei quali proprio comunisti. Pertanto, aggrediti e aggressori, oppressi e oppressori, partigiani e fascisti non sono e non potranno mai essere sullo stesso piano. Da sempre le bandiere di partito sono presenti a questa ricorrenza, (noi eravamo presenti a Forlì, Cesena e Rimini, insieme alle bandiere di vari soggetti politici), o perlomeno le bandiere di quei partiti che non si vergognano di proclamare il proprio antifascismo. Vietare le bandiere con i simboli sotto cui hanno combattuto gli stessi partigiani, in una manifestazione autorizzata per di più, è una proposta inquietante che dovrebbe fare indignare chiunque conosca il significato della Resistenza e della Liberazione. Siamo ancora più convinti che i valori dell’antifascismo e della Resistenza siano da tenere vivi tutti i giorni: davanti ai neofascismi che alzano la testa, davanti a istituzioni occupate a smantellare le conquiste dei lavoratori, davanti a forze politiche che esultano alla morte dei migranti, ci troverete in piazza ogni 25 aprile. E ogni altro giorno del calendario. Ora e sempre Resistenza".

Sulla questione sono intervenuti anche gli aderenti della "Cellula “Stalin” di Forlì del Pmli": "Come ogni anno, sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1996, la Cellula “Stalin” di Forlì del Partito marxista-leninista italiano ha partecipato con le proprie insegne alla Celebrazione del 70° anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. Il 25 aprile non “è un momento che appartiene a tutti” in quanto celebra la Liberazione dal nazifascismo, è quindi la festa degli antifascisti".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Liberazione, scoppia la polemica. Ragni (Forza Italia): "Bandiere con falce e martello. La festa diventa politica"

ForlìToday è in caricamento