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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Bando Periferie", De Girolamo (M5S) assicura: "Nessun taglio. I progetti vedranno la luce"

Lo garantisce il parlamentare del Movimento 5 Stelle Carlo Ugo de Girolamo, che esprime "profonda soddisfazione per l’accordo raggiunto tra il presidente del Consiglio Conte a nome del Governo e l’Anci

"Nessun taglio ai comuni per i progetti esecutivi di riqualificazione urbana". Lo garantisce il parlamentare del Movimento 5 Stelle Carlo Ugo de Girolamo, che esprime "profonda soddisfazione per l’accordo raggiunto tra il presidente del Consiglio Conte a nome del Governo e l’Anci in merito alle risorse da destinare ai Comuni che aderiscono al Bando Periferie".

"Nel decreto di proroga termini, proprio in queste ore in corso di conversione alla Camera, abbiamo sbloccato un miliardo di euro per i Comuni in avanzo di bilancio, così che possano rilanciare già da quest'anno gli investimenti in opere e servizi pubblici, senza bloccare importanti risorse nel Bilancio dello Stato. Ma attenzione, non ci siamo dimenticati delle periferie", puntualizza l'esponente del M5S. 

BANDO PERIFERIE, L'INTERVENTO DEL PD: "LA BATTAGLIA CONTINUA"

"Innanzitutto abbiamo garantito da subito i finanziamenti ai primi 24 progetti classificati, poi grazie alla proficua interlocuzione tra il premier Conte e l'Anci, ci siamo impegnati a finanziare nel prossimo triennio anche tutti gli altri progetti in fase già avanzata (esecutiva), inserendo una norma ad hoc nel prossimo provvedimento utile, successivo alla conversione del Milleproroghe. Questo - prosegue De Girolamo - garantirà un'agevole prosecuzione dei progetti gia' esecutivi, fondamentali per mettere le amministrazioni comunali nelle condizioni di garantire ai cittadini servizi e investimenti, offrendo le risorse necessarie sulla base del reale stato di avanzamento dei lavori".

"Sia chiaro però, nei 60 giorni successivi all'approvazione del decreto Milleproroghe avvieremo un monitoraggio per valutare i progetti che non sono ancora in fase avanzata. Tale controllo, sui progetti già in atto e su quelli non ancora in fase esecutiva, servirà proprio a rassicurare i cittadini degli investimenti e dei servizi di cui necessitano e hanno realmente bisogno, senza che vengano compiuti ulteriori sprechi o illeciti”, continua l'esponente pentastellato.

"Per questi motivi - afferma il parlamentare - anche nei comuni della Romagna, tra cui la città di Forlì, potranno vedere la luce nuovi ed importanti investimenti. Auspico quindi che si possano lasciare da parte le polemiche che in queste ultime settimane hanno ulteriormente acceso i toni, ostacolando un confronto costruttivo, e ci si impegni concretamente a non rallentare l'iter finale. Il miglioramento e la riqualificazione di aree molto importanti delle città non sono mai state messe in discussione dal Governo e non è mai stato stralciato alcun accordo, anzi, al contrario, è venuto incontro alle esigenze concrete di tutti i cittadini".

L'intervento della Lega

"Noi della Lega lavoreremo per dare risposte concrete ai nostri cittadini, le stesse risposte che il Pd, evidentemente, non ha saputo dare in anni e anni di potere”, affermano il segretario della Lega Romagna, il sottosegretario alla Giustizia Jacopo Morrone, e il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, che parlano di “strumentale sceneggiata dei vertici del Pd” sul bando delle periferie. Gli esponenti del Carroccio ricordano che “in ogni caso, il provvedimento votato all’unanimità dal Senato, ha sbloccato 2 miliardi di euro immediatamente spendibili da quei Comuni che in questi anni si sono dimostrati virtuosi nella gestione della spesa pubblica".

"La Lega è al servizio del territorio, di tutto il territorio - rimarcano -. Noi non siamo come il Pd che usa il metodo ‘dei figli e dei figliastri’, a seconda del ‘colore’ delle amministrazioni e saremo fieri di poter convogliare risorse destinate alla riqualificazione delle nostre città, partendo sempre, tuttavia, dalla certezza delle risorse e agendo con trasparenza, chiarezza e grande onestà intellettuale. Noi non prendiamo in giro i cittadini con vuoti proclami e non prendiamo neppure lezioni da chi i soldi li ha sprecati in opere inutili e dannose dal punto di vista urbanistico e ambientale".

"Se - proseguono i due leghisti - i progetti rientranti nel bando periferie fossero stati tutti indistintamente realizzabili ma soprattutto qualitativamente sostenibili, non ci sarebbero stati ‘inconvenienti’ e frenate da parte dell’Esecutivo; ma il Governo ha mostrato giustamente cautela non soltanto a fronte della sentenza della Corte Costituzionale, ma anche sulla base della natura dei progetti stessi. Se ognuno di essi si fosse realmente incentrato sull’urgenza di riqualificare le zone più degradate dei nostri Comuni, di certo non saremmo qui a discutere dell’opportunità o meno di finanziarne l’attuazione. Ma la verità è che molti di questi progetti servono e sono serviti per rafforzare l’autoreferenzialità di altrettanti sindaci in crisi di identità politica e consenso".

"La reazione del Pd all’apertura del premier Conte - concludono Pompignoli e Morrone - è la chiara dimostrazione che la sinistra non era abituata a un Governo responsabile e con i piedi per terra che lavora con risorse reali e spendibili. Sappiamo fin troppo bene purtroppo, che il partito democratico ha sempre e solo ‘accontentato’, nell’esercizio del suo potere, chi gli faceva più comodo anteponendo gli interessi di pochi, a quelli di molti".

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