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Bando pubblico del Comune. La Lega: "Sapevamo chi avrebbe vinto"

Tutto parte dal bando del Comune di Forlì per la selezione di un project manager per il progetto Forlì città della cultura, aperto il 30 dicembre, fino al 18 gennaio

Tutto parte dal bando del Comune di Forlì per la selezione di un project manager per il progetto Forlì città della cultura, aperto il 30 dicembre, fino al 18 gennaio. “In 4 partecipanti al bando mi hanno sottoposto varie incongruenze ed un solo nome, sempre lo stesso, che secondo loro era quello designato per avere il posto”. Si sono interessati dell'argomento Paola Casara, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale e il consigliere Massimiliano Pompignoli. “Quando pochi giorni fa è uscito il nome mi sono resa conto di avere 'indovinato'”.

Le immagini della conferenza stampa



E' tutto da verificare. Intanto la Casara e Pompignoli si erano organizzati. “Innanzitutto esaminando il bando non si capiva bene che ruolo dovesse ricoprire la figura ricercata, inoltre i tempi del bando, considerando anche le festività natalizie di mezzo, erano molto stretti. Altro nodo i titoli richiesti, laurea in Lettere o Conservazione dei Beni Culturali, molto restrittivi.  In consiglio comunale le risposte datemi dall'assessore alla cultura, Patrick Leech, sono state molto evasive. Nel frattempo ho ricevuto diverse segnalazioni da persone, anche da fuori Forlì, che volevano partecipare e lamentavano queste problematiche – spiega Casara – tutte mi facevano lo stesso nome. A questo punto i primi di febbraio ho scritto una raccomandata con il nome in questione ad uno studio legale di Forlì, depositandone poi copia anche dal notaio, prima che il 15 febbraio iniziassero i colloqui per la selezione”.

Insomma una sorta di 'assicurazione' nel caso in cui il nome si fosse verificato esatto. Venerdì arriva  la notizia che Cristina Ambrosini guiderà il progetto, ufficializzata anche lunedì in consiglio comunale. “Ci abbiamo azzeccato”,afferma Casara  e mostra in conferenza stampa, nello studio del notaio, la raccomandata di  cui sopra con il nome esatto e la lettera inviata allo studio legale. “Nessuno mette in dubbio le competenze della Ambrosini questo sia chiaro, ma, a questo punto riteniamo sia stato fatto un bando non necessario, con mancanza di rispetto verso gli altri candidati, che non sappiamo quanti siano stati”.

Casara promette di andare avanti su questa vicenda, almeno per avere spiegazioni sull'accaduto e verificare il procedimento. “Perchè da un sindaco che ha sempre sbandierato la trasparenza del suo operato questo non ce lo spettavamo”.

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