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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Bartolini (Pdl): "La Regione difende Hera sulla 'gabella' alle imprese"

"La Regione non si smentisce mai. Invece di tutelare cittadini e imprese, abdica a questo ruolo che le sarebbe proprio, preferendo difendere Hera e il potere rosso che rappresenta e che lega la giunta regionale all'holding"

“La Regione non si smentisce mai. Invece di tutelare cittadini e imprese, abdica a questo ruolo che le sarebbe proprio, preferendo difendere Hera e il potere rosso che rappresenta e che lega la giunta regionale all'holding”. Lo sostiene Luca Bartolini, consigliere regionale del Pdl, che recentemente aveva presentato un'interrogazione sul Sistema fornitori qualificati del Gruppo Hera. Un sistema che, dal gennaio scorso, chiede alle imprese di pagare una quota annuale per far parte della cerchia dei fornitori qualificati.

“Hera ha inviato una lettera ai propri fornitori spiegando che grazie all'iscrizione ad un portale apposito e al pagamento di quella che si configura come una gabella si ha la possibilità di essere interpellati con maggior frequenza per presentare offerte economiche”, ricorda il consigliere regionale del Pdl. “Così si creano discriminazioni e si mettono sulle spalle dei fornitori altri costi. Ma la cosa grave è che la Regione era al corrente dell'introduzione di questo nuovo sistema con l'abbonamento annuale da dover pagare, ma non ha detto una sola parola ad Hera, non un richiamo, niente di niente”, prosegue Bartolini.

“Anzi, la Regione giustifica la holding sostenendo che altre società a maggioranza pubblica, come l'acquedotto Pugliese, Poste Italiane o le Ferrovie dello Stato hanno istituito sistemi di qualificazione a pagamento per chi lavora con loro. Per di più l'assessore Simonetta Saliera fa presente che gli abbonamenti di queste società sono più costosi di quelli di Hera e sottolinea che non si può definire scorretto il comportamento della Spa e che quindi non si prenderanno iniziative in merito. Fantastico, è bene che le imprese, soprattutto quelle piccole, sappiano come ragiona la giunta dell'Emilia-Romagna: l'importante è difendere Hera e i suoi affari pagati dalle salate bollette di tutti i cittadini, poi i piccoli artigiani locali possono passare anche in secondo piano! Noi non ci stiamo – conclude Luca Bartolini - già che Hera gode di un monopolio e di un appoggio politico non indifferente, far pagare una tassa a chi vuole lavorare con la holding pubblica è davvero troppo, anche in considerazione del fatto che questa non è una Società per azioni qualsiasi quotata in borsa bensì una SPA nata dall’accorpamento di ex municipalizzate e dove il capitale sociale è prevalentemente pubblico in capo ai Comuni.”.

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