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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Biomasse all'inceneritore, Bulbi: "Impossibile superare le 120mila tonnellate"

"Non sarà ammesso un aumento di capacità massima oltre le 120.000 tonnellate/anno per l’impianto di Hera”. E' la rassicurazione del presidente della Provincia, che cita i contenuti del Piano provinciale dei rifiuti

“Ancora una volta gli ambientalisti di professione che hanno la presunzione di essere gli unici ad interessarsi della tutela ambientale vogliono darmi lezioni sulla gestione dei rifiuti”. E’ polemica la risposta del presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Massimo Bulbi, alla denuncia dei Verdi circa la possibilità che nell’inceneritore di Hera vengano bruciate biomasse.

 

“Faccio fatica a prendere lezioni su questo tema da esponenti di un partito che, pur avendo in passato espresso un ministro dell’Ambiente (Alfonso Pecoraro Scanio) e il presidente della Provincia di Napoli – fa nota Bulbi -, hanno permesso che il problema dei rifiuti a Napoli si riducesse alla situazione attuale”.

 

“Nella nostra provincia, invece, vige un Piano provinciale per la gestione dei rifiuti che mette paletti ben definiti – ricorda Bulbi -. Il primo è la limitazione a 120.000 tonnellate/anno di capacità massima dell’impianto di termovalorizzazione di Hera di Forlì, il secondo è il principio dell’autosufficienza territoriale, che ci ha permesso in passato di rifiutare, anche quando ci furono pressioni in tal senso, di accogliere rifiuti provenienti da fuori territorio. Entrambe le prescrizioni restano vigenti con tutta la loro efficacia e quindi non sarà ammesso un aumento di capacità massima oltre le 120.000 tonnellate/anno per l’impianto di Hera”.

 

“Inoltre, evidenzio ancora una volta l’incoerenza di chi a parole dice di sostenere le energie rinnovabili ma nei fatti le contrastano – accusa il presidente -, come per esempio sta accadendo con il campo eolico della Biancarda, nella valle del Savio, osteggiato anche recentemente con un ricorso al Presidente della Repubblica dal WWF. Da parte mia, coerente con la mia contrarietà allo sviluppo dell’energia nucleare, ritengo che le energie alternative vadano realmente sostenute, coi fatti e non solo con le parole”.

 

“Attualmente l’impianto di termovalorizzazione di Hera, oltre ai rifiuti urbani, utilizza anche gas per mantenere la migliore funzionalità – sostiene Bulbi -. Quindi utilizzare biomasse in luogo di un combustibile fossile non può che essere un passo nella direzione giusta. La Provincia e tutto il territorio ha fatto numerosi e concreti atti per la difesa dell’ambiente, dagli investimenti di 63 milioni di euro per l’adeguamento del sistema fognario alla realizzazione delle stazioni ecologiche attrezzate, al raggiungimento del 50% di raccolta differenziata, fino alla valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili e sostenibili: i cittadini comprendono questo impegno, mentre nelle urne hanno punito l’ambientalismo fatto di ‘no’ e di sterili polemiche”.

 

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