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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Bolletta dell'acqua più cara: "Hera applica un'assicurazione non richiesta dai cittadini"

"Ennesimo rincaro della bolletta dell'acqua da parte della multiutility Hera. Ben 15 euro più Iva addebitate indistintamente a tutti i cittadini", denuncia Daniele Mezzacapo, consigliere comunale della Lega Nord

“Ennesimo rincaro della bolletta dell'acqua da parte della multiutility Hera. Ben 15 euro più Iva addebitate indistintamente a tutti i cittadini”, denuncia Daniele Mezzacapo, consigliere comunale della Lega Nord. “Hera ha applicato arbitrariamente una polizza assicurativa denominata "Fondo Fughe d'Acqua" senza alcuna richiesta dai contribuenti, che al ritorno dalle vacanze, si sono ritrovati la sorpresa nella bolletta e l'onere di dover, eventualmente, disdire il servizio mai richiesto”.

“Un modus operandi che penalizza come sempre i cittadini", continua il consigliere leghista, che interpellando il sindaco Drei, chiede immediati chiarimenti. "Il gestore ha appioppato agli utenti un servizio non richiesto e del quale, tra l'altro, sia Federconsumatori che altre associazioni di categoria criticano, oltre ai modi, anche i massimali irrisori in caso di reale necessita' da parte del contribuente di accesso al fondo. Un vero e proprio abuso quello di Hera”, secondo Mezzacapo, che, presentando un ordine del giorno sul fatto, chiede all'unanimità che tutti i gruppi politici, inclusi quelli che hanno "sposato" Hera ormai da anni, prendano posizione a favore del cittadino.

"Una mancanza di buon senso del gestore che, nonostante la palese situazione economica di criticità  per i cittadini, in totale spregio, lo si ribadisce, di una accurata informazione preventiva sulla polizza assicurativa, costringe chi non vuole usufruire del servizio, poiché non richiesto, a interminabili attese telefoniche nella speranza di poter conferire con un operatore al fine di disdire il servizio mai richiesto”, conclude l'esponente del Carroccio.

L'ASSICURAZIONE - Si legge sul sito della Multiutility: "Hera ha creato il Fondo Fughe Acqua che, a partire dal 1° luglio 2014, ha l’obiettivo di mitigare l’impatto della bolletta e quindi di coprire la gran parte degli oneri dovuti ai maggiori consumi causati, appunto, da perdite occulte nella rete idrica interna, dopo il contatore.  Il Fondo, già sperimentato con successo nelle province di Rimini e Ravenna, è un vero e proprio strumento di solidarietà. L’adesione al fondo è automatica per chi è già cliente, incide per 15 euro + IVA all’anno per contratto, e sarà comunque possibile recedere in qualsiasi momento anche nei mesi successivi all’avvio. In caso di fuga, viene rimborsato l'intero importo riferito ai volumi che eccedono dell'80% la media consumi degli anni precedenti, con un limite di 10.000 euro in un biennio. La soglia dell’80% funziona da “franchigia” ed è stata scelta perché è il limite entro il quale, statisticamente, consumi più alti della media non sono riconducibili a eventi straordinari".

LA REPLICA DI HERA - Hera attraverso una nota ha voluto chiarire "meglio i meccanismi del “Fondo Fughe Acqua”, che sarà attivato da ottobre. Il Fondo, condiviso dall'Atersir  e già testato da diversi anni nei territori di Rimini e Ravenna, viene istituito per offrire ai clienti una protezione in caso di perdite d’acqua occulte e accidentali sulla rete privata, che possono provocare consumi anomali anche di notevole entità. In particolare, viene introdotto o a tutela delle categorie "economicamente più esposte", che rischiano di trovarsi in forte difficoltà economica in caso di un evento non così remoto: infatti sono circa 10.000 all’anno i casi registrati da Hera, con un impatto medio sulla bolletta di circa 1.600 euro".

"L’adesione si può disdire comodamente da casa, entro 12 mesi e con rimborso di quanto versato - prosegue l'azienda -. Per dare immediatamente consistenza al Fondo e offrire a tutti una copertura estremamente importante, a esclusiva tutela dei clienti, in assenza di una comunicazione esplicita di recesso, l’adesione si intende accettata. Ogni cliente può, in ogni caso, in qualsiasi momento disdettare la propria adesione, anche nei dodici mesi successivi all'attivazione, con completa restituzione di quanto versato. Per avere il modulo di rinuncia non bisogna necessariamente rivolgersi allo sportello: si può richiedere, assieme al regolamento del fondo, al call center (800.999.500, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18) o scaricare direttamente dal sito www.gruppoherait/fondofugheacqua. Hera provvederà a spedire via posta o e-mail ai cittadini interessati il modulo da compilare; inoltre, in assenza del modulo, la disdetta può essere effettuata anche con una normale richiesta scritta in carta libera. La disdetta si può comunicare in vari modi: spedire tramite posta a Gruppo Hera,  Casella Postale 7155 – c/o FO 7  47122 FORLI’ (FC); inviare  via e-mail a rinunciafondofughe@gruppohera.it o via fax al numero 0542 368165".

"Hera - viene precisato - non trae alcun vantaggio economico dal Fondo, che nella sua interezza, così come avviene nella province in cui è già attivo, sarà utilizzato per le coperture degli oneri causati da fughe accidentali e occulte. Sulla scorta dei Fondi già attivati in altre province, il saldo annuo finale fra entrate (quote adesione dei clienti) e uscite (coperture fughe), dovrebbe risultare sostanzialmente zero. Gli interessi derivanti da eventuali saldi positivi o negativi andranno ad accrescere o erodere la consistenza del Fondo. In caso di saldo positivo ci sarà il riconoscimento dell'interesse corrispondente. Il vantaggio del Fondo  rispetto ad un’assicurazione è che le risorse versate rimangono a completa disposizione dei cittadini per la copertura degli eventi futuri e non sono un costo, come nel caso dell’assicurazione, per coprire l’onere del verificarsi di eventuali eventi".

"Il Fondo - prosegue il chiarimento - copre il costo derivante dal maggior consumo di acqua, escluso ogni eventuale onere e danno, diretto o indiretto, provocato dal cliente o da terzi dalla fuga di acqua. In caso di fuga, è rimborsato l’intero importo riferito ai volumi che eccedono dell’80% la media consumi degli anni precedenti, con un limite di 10.000 euro in un biennio.  Quindi, se un cittadino si vede arrivare una bolletta, ad esempio, con consumi di 2 mila metri cubi (la cui causa è una rottura accidentale) e ha aderito al fondo, non dovrà preoccuparsi: se il suo consumo medio annuale è di 100 metri cubi, pagherà solo l’80% in più del suo abituale consumo, cioè un importo equivalente a 180 metri cubi. La soglia dell’80% funziona da “franchigia” ed è stata scelta perché è il limite entro il quale, statisticamente, consumi più alti della media non sono riconducibili a eventi straordinari. Si tratta, dunque, di un servizio ad esclusiva tutela dei Clienti, in mancanza del quale sarebbero tenuti, nel caso di perdita idrica nel proprio impianto, a sostenere interamente il danno".

Conclude la nota: "Per fornire la possibilità, prima che avvengano i primi addebiti in bolletta a ottobre, di rinunciare alla copertura fornita dal fondo, Hera ha attivato da luglio una campagna di comunicazione capillare per informare compiutamente tutti i clienti su opportunità e modalità di rinuncia al fondo: incontri con le associazioni dei consumatori, comunicati stampa, comunicazioni in bolletta (dépliant col dettaglio del regolamento), pagine pubblicitarie e un’area web dedicata (www.gruppoherait/fondofugheacqua)".

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