rotate-mobile
Politica

Musica popolare, Molea annuncia: "Più soldi al Fondo unico spettacolo"

La settima Commissione del Senato ha avviato l’esame del disegno di legge sullo spettacolo dal titolo “Codice dello spettacolo”

Più soldi al Fondo unico per lo spettacolo a favore della musica popolare contemporanea: passa alla Camera l’ordine del giorno alla legge di bilancio presentato dal deputato forlivese Bruno Molea che suggerisce al governo di incrementare il Fondo e riconoscere l’accesso al contributo pubblico anche alle imprese di produzione e organizzazione di spettacoli di musica popolare contemporanea per le attività che non hanno rilevanza commerciale. "Il rapporto tra il Fondo e il Pil è calato del 70% in 30 anni, è ora di rivederlo: dalla musica popolare passa la nostra cultura, specie in Romagna", ha commentato Molea, vice capogruppo alla Camera di Civici e Innovatori ma anche vice presidente della commissione Cultura.

"La musica popolare contemporanea dal vivo rimane una delle espressioni artistiche più apprezzate dal pubblico e sensibili ai grandi cambiamenti del mondo: è motore di sviluppo culturale e cinghia di trasmissione per altri settori produttivi – ha ricordato l’onorevole Molea nel suo ordine del giorno -: l'Italia ha un patrimonio e una tradizione nel settore della musica assolutamente straordinari, che trovano ispirazione nell'industria discografica, musicale e digitale e nella musica popolare dal vivo in tutte le sue forme. E’ proprio grazie alla musica popolare contemporanea che sempre più un crescente numero di persone si avvicinano a quest'arte, diventata la colonna sonora del nostro Paese. La crescita della produzione musicale non può però prescindere da un rapporto facilitato con gli spettatori, occorre favorire una legge che garantisca la musica popolare dal vivo e il suo pubblico, occorre razionalizzare e semplificare tutte le norme che gravano sull'organizzazione e la gestione dello spettacolo dal vivo".

La settima Commissione del Senato ha avviato l’esame del disegno di legge sullo spettacolo dal titolo “Codice dello spettacolo”, derivante dallo stralcio del disegno di legge in materia di nuova disciplina del cinema con lo scopo di riorganizzare il settore e che dovrebbe iniziare a guardare anche al comparto “industriale” del mondo musicale. "Con la previsione di un unico testo normativo si potrà, così, conferire al settore un assetto più olistico, organico e conforme ai princìpi di semplificazione delle procedure amministrative, nonché una razionalizzazione della spesa e uno stimolo volto ad incentivare e migliorare la qualità artistico-culturale-popolare delle attività e la loro fruizione da parte della collettività - ribadisce Molea -. Incentivare la produzione e gli spettacoli musicali popolari è necessario al sostegno culturale del nostro Paese. Penso soprattutto alla mia Romagna, la cui musica popolare è da anni “anima culturale” della propria terra e vero e proprio veicolo di identità oltre che volano per l’economia turistica".
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Musica popolare, Molea annuncia: "Più soldi al Fondo unico spettacolo"

ForlìToday è in caricamento