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Bufera sulle primarie, Balzani accusa: "Da Roma volevano far saltare la competizione"

Roberto Balzani, unico romagnolo in corsa alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della regione Emilia-Romagna, non va per il sottile, come è nel suo stile, dopo la bufera scatenata dall'inchiesta

Roberto Balzani, unico romagnolo in corsa alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato alla presidenza della regione Emilia-Romagna, non va per il sottile, come è nel suo stile, dopo la bufera scatenata dall'inchiesta sulle 'spese pazze' del consiglio regionale dell'Emilia Romagna, che ha causato il ritiro di Matteo Richetti, indagato come l'altro candidato, Stefano Bonaccini. “Con la coraggiosa decisione di Stefano Bonaccini si apre la campagna per le primarie. Finalmente. - scrive il professore su Facebook - Saremo due, il terzo, Riva, si è ritirato, pare per effetto di pressioni romane (Pd e partito suo), desiderose di far saltare la competizione”.

“Perché è chiaro che il disegno era questo: se no, perché parlar tanto di 'briscoloni' e pezzi da 90 e nulla o quasi di chi ha raccolto firme, creato comitati, avviato un dibattito? - accusa l'ex sindaco di Forlì - Ecco, io vorrei che da oggi il quadro per tutti fosse chiaro. O Stefano o Roberto. Con le loro idee e con gli emiliano romagnoli che vorranno dire la loro. In trasparenza. Tutto il resto, è liquame da depurare”.

Intanto Stefano Bonaccini, ha parlato alla Festa dell'Unita: "So di non aver fatto nulla di male". Le accuse nei suoi confronti, per circa 4mila euro, riguardano "200 euro al mese tutti attinenti a spese legate al mio ruolo, oggi credo di aver fornito tutte le spiegazioni necessarie", riporta l'Agenzia Dire. Tra i rilievi dei magistrati, sottolinea Bonaccini, "nessuno riguarda auto blu". Il candidato alle primarie ribadisce la "fiducia" nella magistratura. Non ci sono "ne' complotti ne' tentativi di scassare chichessia".

Debora Serracchiani, vicesegretario del Pd, commentando l'inchiesta, ha detto: "Davanti ad un'indagine noi abbiamo rispetto del lavoro dei magistrati, ma anche per il diritto dei candidati di provare a chiarire la loro posizione: Bonaccini lo ha fatto, in modo diretto, andando in procura". “Il Pd dell'Emilia Romagna - continua Serracchiani - ha individuato la via delle primarie, ed e' in campo: sara' il Pd dell'Emilia Romagna nella sua autonomia a decidere quale sara' il percorso ulteriore".

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