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Calo dell'Irpef a Forlì, Burnacci: "Solo un lieve calo dopo una stangata durata anni"

“Quante volte in Consiglio comunale ho detto che era aberrante, una vergogna che ci fosse un’esenzione dall’addizionale comunale IRPEF solo fino a 8.000 Euro"

“Quante volte in Consiglio comunale ho detto che era aberrante, una vergogna che ci fosse un’esenzione dall’addizionale comunale IRPEF solo fino a 8.000 Euro! Un forlivese con un euro in più di reddito (quindi da 8.001 a 15.000) pagava un’addizionale delle 0,60%, che il Sindaco Drei aveva alzato, fin dal 2015, dallo 0,49% allo 0,60%. Ora, finalmente Drei, per lo stesso anno delle elezioni (2019), vi pone rimedio e, dal 2019, 14.171 forlivesi in più rispetto ai 20.970 di prima avranno l’esenzione. Ma non basta, il sindaco se ne vanta e indica la scelta come segno distintivo del Bilancio 2019: ma deve dire ai forlivesi la piena verità e non un suo spicchio”: è la presa di posizione di Vanda Burnacci, Consigliere comunale di Forza Italia.

“Dice Drei dica che ha fatto due operazioni. Con la prima operazione, fin dal 2015, ha elevato l’addizionale unica IRPEF da 0,49% a 0,60/0,80%: un aumento esagerato (+ 0,11/+0,31%), visto che la stessa Sindaca Masini aveva azzardato solo un +0,09 (da 0,40 a 0,49). Drei spieghi quanti soldi in più, per quell’aumento, ha preso dalle tasche dei Forlivesi nel 2015, poi nel 2016, poi nel 2017 e nel 2018, per ben quattro anni. Per ogni anno sono entrati 11.949.000 euro (12 milioni) complessivamente, 3 milioni e 351 mila euro in più ogni anno. Su quella prima operazione 2015 (+0,11/+0,31) il Sindaco Drei dica anche che sono i Forlivesi con il reddito medio-basso a pagare il conto più salato: essi costituiscono la fascia più consistente della popolazione. 34.129 Forlivesi risultano collocati nella fascia di reddito 15.001-28.000 (0,77 di addizionale 2018) e solo 14.594 Forlivesi si collocano nella fascia da 28.001 a 55.000 (0,78%) di addizionale. Da soli quei cittadini della seconda fascia versano 4.646.100 sul totale annuo di 12 milioni”.

“Con la seconda operazione il Sindaco Drei, per il 2019, si limita ad elevare l’esenzione da 8.000 a 15.000 euro. Dopo la prima operazione descritta (+0,11/0,31) avrebbe dovuto usare una vera carta di equità: annullare l’operazione dell’aumento 2015 e ritornare allo 0,49 (meglio se progressivo). Invece egli eleva solo l’esenzione da 8.000 a 15.000 euro di reddito. Si tratta di una misura sacrosanta ma non sufficiente, di una piccola operazione furbesca. Il Comune da quella prima operazione (0,11/+0,31) continuerà, dal 2019, a raccogliere dalle tasche dei Forlivesi ogni anno 2 milioni e 350.000 euro in più, invece dei 3.351,000 euro in più ricevuti per il 2015, 2016, 2017, 2018”.

E conclude: “Infine, preannunciando il Bilancio 2019 il Sindaco, lo presenta ai Forlivesi come “virtuoso”. La maggioranza Drei non si merita il segno distintivo “virtuoso”. A Forlì i Bilanci sono stati risanati attraverso la via più facile, in gran parte aumentando le tasse locali e frenando inoltre sugli investimenti, con grave danno dell’economia forlivese. Non si è invece azionata la leva qualificante della riduzione e della selezione della spesa corrente. Ma su questi temi noi consiglieri di Forza Italia ritorneremo, con dimostrazioni chiare: è un dovere verso i forlivesi”.

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