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"Il lavoro incatenato nella precarietà": parte la nuova campagna referendaria della Cgil

Il sindacato sarà impegnato sabato con presidi e volantnaggio negli Istituti scolastici superiori e supermercati del territorio

Sabato prende il via in tutta Italia la campagna referendaria a sostegno dei due referendum promossi dalla Cgil per l’abrogazione dei voucher e per il ripristino della responsabilità solidale negli appalti. Il sindacato sarà impegnato sabato con presidi e volantnaggio negli Istituti scolastici superiori e supermercati del territorio. La giornata nazionale di mobilitazione servirà anche a sollecitare il Governo a definire al più presto la data del voto referendario e il Parlamento a discutere la legge di iniziativa popolare sulla Carta dei diritti universali per cui la Cgil ha raccolto oltre un 1 milione di firme e che è stata presentata con specifici incontri ai vari gruppi parlamentari. Ma sono previsti volantinaggio anche durante la settimana in occasione dei mercati comunali.

Sono inoltre in programma due iniziative: venerdì è previsto un incontro con i parlamentari e consiglieri regionali del territorio, mentre martedì nel salone comunale è previsto un appuntamento con la presenza del segretario generale della Cgil Emilia Romagna, Luigi Giove. Per il segretario generale della Cgil di Forlì, Paride Amanti, quella messa in atto è "una politica sbagliata, che ha incatenato il lavoro nella precarietà. Noi vogliamo liberarlo per dare un progetto di vita a tutti, a partire dai giovani. La Cgil dice basta alla precarietà dettata dall’uso selvaggio dei voucher e vuole ripristinare la responsabilità solidale negli appalti a garanzia dei diritti e della dignità dei lavoratori".

Intanto si stanno costituendo i Comitati di Sostegno nei singoli Comuni del territorio forlivese, ai quali potranno aderire tutte le cittadine e i cittadini che condividono i contenuti e gli obiettivi dei quesiti referendari. La campagna referendaria "Libera il lavoro- con 2 si- tutta un’altra Italia” segue la raccolta di firme sulla Carta dei Diritti Universali e dei referendum a sostegno, per i quali sono state raccolte 13500 firme per ogni quesito, mentre per la proposta di legge 54mila complessive nel territorio Forlivese.

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