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Caporalato, Ragni (FdI): "Risolvere questione degli stranieri irregolari o richiedenti asilo"

A lanciare la proposta è Fabrizio Ragni, esponente provinciale di Fratelli d'Italia

"L'operazione della Squadra Mobile di Forlì-Cesena che ha sgominato un'organizzazione criminale di quattro pachistani che ha sfruttato almeno 45 immigrati richiedenti asilo, in gran parte pachistani e afghani, per farli lavorare nei campi fino a 80 ore alla settimana per un misero stipendio di 50 euro mensili, tolto vitto e alloggio, getta nuova luce non soltanto sul fenomeno del caporalato, ma soprattutto sull'impiego irregolare degli stranieri in importanti settori della nostra economica come quello agricolo. Un tema che, al di là delle divisioni politiche, si dovrà affrontare una volta e per tutte". A lanciare la proposta è Fabrizio Ragni, esponente provinciale di Fratelli d'Italia.

"Questi lavoratori, ma sarebbe più consono chiamarli moderni 'schiavi', da sfruttare nei campi, venivano spesso reclutati dai Centri di accoglienza per immigrati, in qualità di richiedenti asilo - afferma Ragni -. Tutte persone in assoluto stato di bisogno che diventavano facile manodopera da sfruttare nel peggiore dei modi, alterando la libera concorrenza. Si pensi che ai malcapitati veniva promessa una retribuzione oraria di 5 euro, a fronte dei 9,6 euro previsti dalla legge. Manodopera a basso costo, mentre aumenta il numero degli italiani senza lavoro e che non riesce ad arrivare a fine mese".

"A fronte di questa aberrazione c'è chi vuole sbandierare nuovamente la possibilità per il governo di emanare un provvedimento di sanatoria dei migranti che soggiornano irregolarmente nel nostro Paese - chiosa l'esponente di FdI -. Un tema votato sotto forma di ordine del giorno il 23 dicembre scorso 2019 dalla Camera dei Deputati in sede di approvazione della legge di bilancio e poi ribadito dalla ministra dell’interno Lamorgese il 15 gennaio 2020. Proprio così: anziché controllare i flussi si chiede di avviare una maxi sanatoria e facilitare le condizioni che questi irregolari si mpossano trasformare di fatto in nuovi schiavi2.

"Per non parlare del fatto che mentre gli italiani sono segregati in casa a causa delle restrizioni per la pandemia da Covid19, sono ripresi i viaggi della speranza dal Nord Africa verso il nostro Paese con gli immigrati – come per un centinaio di stranieri che è riuscito a giungere in autonomia a Pozzallo – che riescono ad eludere i controlli e l'annunciato blocco dei porti da parte del governo. E se alla situazione migratoria aggiungiamo quella dell'emergenza spaccio, che vede gli stranieri detenere il controllo del traffico di droga nelle grandi città, come riportano tutti i giorni inchieste giornalistiche e le indagini delle forze dell'ordine, riteniamo evidente che la questione stranieri e accoglienza debba rientrare a pieno titolo fra i temi della cosiddetta “ripartenza” post Coronavirus, in Italia, in Regione, come anche a Forlì", conclude.

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