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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Casadei (PD): “Nuovi ticket imposti dal governo, centro-sinistra lotta per equità”

Il consigliere del PD Thomas Casadei rispedisce le accuse che in questi giorni da alcuni ambienti sono state rivolte al governo regionale, invitandoli a rivolgersi all’indirizzo giusto: quello del governo

Il consigliere del PD Thomas Casadei rispedisce le accuse che in questi giorni da alcuni ambienti sono state rivolte al governo regionale, invitandoli a rivolgersi all’indirizzo giusto: quello del governo.

 

“Il nuovo ticket sanitario imposto dal Governo è profondamente iniquo – spiega il consigliere Casadei – e la manovra finanziaria ha “assestato alla famiglia una serie di colpi micidiali”, come ha scritto anche “Famiglia Cristiana”». «Il Pd non si è limitato a dire di no all’introduzione del nuovo ticket sanitario, ma ha proposto con forza in alternativa la tassa sul tabacco, come più volte ribadito dal Sen. Ignazio Marino”.

 

“Il governo ci ha ignorato e ha fatto la sua scelta, quella cioè di attaccare ancora una volta, come fa da anni, le famiglie – affonda Casadei -. Chi, come Andrea Pasini esponente dell’UDC, si lamenta dei colpi inferti alle famiglie, dovrebbe rivolgersi a chi è capo del governo, e a quei cattolici del centro-destra che solo a parole, e spesso in modo strumentale, si richiamano allo spirito del cattolicesimo, e chiedere semmai a loro di giocare pienamente il loro ruolo, facendo cambiare una manovra devastante per cittadini, enti locali, intere generazioni”.

 

Casadei ricorda inoltre che la Regione Emilia-Romagna «ha compiuto una scelta che va nella logica della giustizia sociale, diversamente da tutte le altre regioni, escluse la Toscana e l’Umbria,  che si sono limitate ad applicare la legge. Ha scelto infatti, sfruttando l’unico margine di autonomia, la “rimodulazione”, tecnicamente possibile ad oggi esclusivamente tramite lo strumento del reddito» (come vuole il decreto nazionale del 1993 in materia di compartecipazione sanitaria).

 

Il consigliere regionale del PD non sfugge al tema del possibile utilizzo dell’Isee, proposto da Pasini. “È  un’ipotesi in corso di valutazione, consapevoli però che ad oggi solo il 16% delle famiglie lo fa e che il provvedimento andava varato entro tempi strettissimi”.

 

“Invito quindi tutti coloro che hanno a cuore, davvero, le famiglie – dice Casadei - a rivolgere le proprie legittime preoccupazioni sulle sorti delle famiglie forlivesi ed emiliano-romagnole a chi a Roma decide con leggerezza e a chiedere ai quei politici che si dichiarano cattolici e che sostengono il governo di dare un segnale della loro presenza e contribuire a far cambiare una manovra ingiusta che non tutela nessun nucleo familiare e che discrimina, di fatto, ogni cittadino”.

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