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Casara (Lega Nord): "Regione Romagna e abolizione delle Province"

La capogruppo del Carroccio in consiglio comunale a Forlì rilancia l'idea della Lega Nord sul riordino istituzionale, ma in particolare sulla nascita della regione romagnola

"La capogruppo del PD Veronica Zanetti dovrebbe esprimersi chiaramente sulla differenza di costi che comporterebbe l'istituzione della regione Romagna, anziché la provincia unica". Lo chiede la capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale a Forlì, Paola Casara, rispondendo alle critiche pervenute nei confronti del Carroccio da parte della collega del Partito Democratico.

"Se in termini di principio, l'accorpamento delle tre province, secondo la tesi di Balzani, non e' un nuovo livello amministrativo, semplicemente per il fatto che esistono gia' ed andrebbero soppresse - osserva Casara -, perche' la divisione in due della regione Emilia Romagna, eliminando tutte le province, diventerebbe un nuovo livello amministrativo?".

"Certo l'ipotesi spaventa in quanto la nuova Regione creerebbe un livello amministrativo piu' efficace - osserva la leghista -, almeno per il semplice motivo che le deleghe ad essa attribuite, hanno un peso specifico piu' importante di quanto non possa avere una provincia unica".

"E' chiaro che in un'epoca di grande attenzione alla spesa pubblica, non si puo' assolutamente trascurare l'esigenza di razionalizzazione e non ascoltare la spinta popolare che chiede maggior risparmio - ammette Casara -. Tuttavia la politica non puo' esimersi a un confronto su temi di rilevanza tanto importante, cavalcando fittiziamente il senso di anti politica".

"Non si deve dimenticare che un popolo deve essere libero di potersi riconoscere in termini identitari, in una terra, nella Romagna - osserva la leghista - e fa sorridere come un partito che professa la partecipazione attiva delle scelte con le primarie, rifiuti a priori un referendum al quale solo i romagnoli dovrebbero votare".
 

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