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Case di Riposo, Pasini (Udc): "Tutto tace e i deficit avanzano"

Non vorrei - sottolinea Andrea Pasini (Udc) - che oltre alle dismissioni, fallimenti di Sapro, aeroporto, fiera, asilo Santarelli, Ente Orfanotrofi, dovessimo assistere alla chiusura di case di riposo"

“Il recente comitato di distretto e le due udienze conoscitive della commissione consiliare sui servizi sociali del comune di Forlì hanno evidenziato il buio profondo che attanaglia la mente dei nostri amministratori, più propensi a soluzioni provvisorie, che non scontentino nessuno, piuttosto che programmare servizi risolutivi”. E' quanto dichiara il Segretario provinciale e consigliere comunale dell’Udc Andrea Pasini.

"Il Presidente della conferenza socio sanitaria - prosegue Pasini - che ha come obiettivo prioritario il salvataggio della IPAB Zauli e della casa di riposo di Rocca San Casciano, in realtà ne condiziona gli interventi sperando in ipotetici contributi Regionali di cui non si conoscono né la consistenza nè i tempi di erogazione. Frattanto il danno cresce. Esempio è il deficit accumulato dalla IPAB Zauli di Dovadola, ormai attestato sui 2.200.000 euro".

Chiosa l'esponente dell'Udc: "Lo stesso Presidente Zoffoli, stante le necessità di elaborare un piano di rientro triennale del Fondo Regionale per la Non Autosufficienza (FRNA) e di recuperare 1.200.000 euro, abbandona l’ipotesi finora avanzata di tagli ai posti letto per anziani, proponendo un più indolore ed inefficace trasferimento di posti letto dalle case di riposo di Forlì, Predappio, Modigliana, Tredozio, Santa Sofia e Meldola a quelle di Dovadola e Rocca, trasportando altrove difficoltà e preoccupazioni. A fronte di queste intenzioni come rispondono i Sindaci dei comuni interessati? Quali azioni intendono mettere in campo per una risposta che non li veda alle prese con servizi agli anziani ridotti e spese in aumento? Va anche detto che fra le proposte avanzate dal Commissario della IPAB Zauli, ve ne sono alcune sconcertanti, visto che propone la permuta  diretta di beni pubblici (cava di sabbiella e due appartamentini) , tramite accordi con la Cooperativa Cad e la Formula Servizi, aziende che avanzano ingenti crediti verso l’Ipab, ben sapendo che l’alienazione è fattibile solo tramite avviso ed aste pubbliche".

“E che dire del Presidente del Comitato di Distretto che, per risolvere il futuro assetto giuridico della casa di Riposo Zangheri di Forlì, 'dialoga'  da circa tre anni con la Regione, pur consapevole che le decisioni si attendono dai vari ricorsi pendenti presso Tar, Consiglio di Stato, e che stando in attesa passiva, difficilmente potrà realizzarsi il  desiderio di vedere la Zangheri trasformarsi in Fondazione - continua Pasini -. Tutto questo sorvolando sulle circa 8000 firma dei cittadini che chiedevano un futuro “privato” per la storica Casa di Riposo dei Forlivesi. Questo comportamento, al limite della noncuranza, si riflette, pesantemente, su quanto magnanimi concittadini del passato avevano generosamente elargito, in lasciti e donazioni, per venire incontro alle esigenze dei più bisognosi anziani e disabili in particolare".

"Un patrimonio ricco di valori morali e sociali di cui l'Ente Pubblico si è impossessato e sta per dilapidare. Ne sono chiara testimonianza i poderi, i beni dell’Ospedale, le Case di Riposo, l’Ente Orfanotrofi, l’Asilo Santarelli, la cui struttura è ormai fatiscente e in stato di abbandono nonostante le tante promesse dei vari assessori", aggiunge ancora l'esponente dell'Udc.

"E’, quindi, necessario ed  opportuno che sulla materia sociale e sulle articolazioni territoriali intervenga il Sindaco del Comune di Forlì, Comune capofila dell’Accordo di Programma. Non vorrei –  conclude il Segretario provinciale e Consigliere comunale dell'Udc - che oltre alle dismissioni, fallimenti di Sapro, aeroporto, fiera, asilo Santarelli, Ente Orfanotrofi, dovessimo assistere alla chiusura di case di riposo. Ribadisco ancora che si pone la necessità di razionalizzare quelle strutture, che presentano costanti bilanci in rosso, per dare risposte ad anziani sempre più numerosi e bisognosi di cura e assistenza.

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