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Assessori indagati, Forlì Sicura attacca il M5S: "Modo viscido di operare". Si infiamma l'aula del Consiglio comunale

Peruzzini provocando l'ira del Movimento 5 Stelle, ha stigmatizzato come la vicenda sia emersa in modo "subdolo, vergognoso, squallido"

La questione dei tre assessori indagati per abuso d'ufficio ha scadato la seduta di martedì pomeriggio del Consiglio comunale di Forlì- Il gruppo di "Forlì Sicura" ha presentato infatti un question time in materia, con particolare riferimento alle 79 delibere che l'assessore al Patrimonio Maria Grazia Creta avrebbe bloccato. Non sono state "ne' bloccate ne' cestinate", ha replicato la diretta interessata, bensi' "rinviate a una successiva trattazione per ulteriori chiarimenti" richiesti non solo da lei. Insomma, ha sottolineato, il tutto "in pieno rispetto delle norme di legge e in sinergia tra parte politica e parte tecnica".

Il capogruppo Mario Peruzzini, non soddisfatto, ha chiesto conto degli argomenti delle delibere, per numero si "blocca il lavoro di una amministrazione intera". E poi, provocando l'ira del Movimento 5 Stelle, ha stigmatizzato come la vicenda sia emersa in modo "subdolo, vergognoso, squallido", sono state "carpite confidenze fatte in un momento di difficoltaà. Un modo viscido di operare che la dice lunga su come si vuole fare politica".

Immediata la replica del pentastellato Daniele Vergini: "Un pubblico ufficiale e' tenuto a denunciare un reato", ha ribadito, sottolineando che "registrazioni non sono state carpite e sono state consegnate alla Magistratura e ora sono la prova in un processo". "Questo Consiglio non ha bisogno di lezioni di giurisprudenza", ha rintuzzato l'attacco Peruzzini. (fonte Dire)

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