Maltrattamenti agli anziani, l'Ugl: "Più controlli alle strutture socio-sanitarie"
A chiederlo è il sindacato Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, che interviene sulla vicenda dei maltrattamenti agli anziani registrati nella struttura religiosa-socio assistenziale “Opera San Camillo” di Predappio
"Pene severe, anzi severissime, per i responsabili dei maltrattamenti e maggiori controlli da parte delle autorità sulla qualità dei servizi offerti agli anziani nelle case di cura e case di riposo, senza distinzione fra pubbliche e private convenzionate". A chiederlo è il sindacato Ugl di Forlì-Cesena e Rimini, che interviene con una nota sulla vicenda dei maltrattamenti agli anziani registrati nella struttura religiosa-socio assistenziale “Opera San Camillo” di Predappio.
“Qualora venissero confermate le accuse chiediamo che venga erogato il massimo della pena nei confronti del sacerdote che dirigeva la struttura socio assistenziale, e che questa persona vesta l'abito talare e che la sua missione doveva essere quella dell'aiuto al prossimo dovrebbe essere considerata un'aggravante", commenta Emanuela Del Piccolo, segretario di Ugl di Forlì-Cesena e Rimini.
“Episodi come questo gettano un'ombra terribile nei questi luoghi dove ci si attende il massimo dell'assistenza e della cura verso le persone più fragili e indifese come sono gli anziani - orosegue Del Piccoli -. Ecco perché, a nostro parere, è impellente che le autorità, l’Ausl e le amministrazioni locali si attivino con un programma specifico di controllo e monitoraggio periodico della qualità dei servizi offerti agli anziani, in accordo con le parti sociali, le famiglie degli assistiti e i sindacati, nelle strutture autorizzate e non convenzionate".
Per l'Ugl di Forlì-Cesena e Rimini "è quantomeno necessaria un'analisi del modello socio-sanitario che si sta imponendo: con i continui tagli al welfare pubblico e il contestuale proliferare di strutture private, religiose, familiari o pseudo tali. Una tendenza che ha preso piede anche nel nostro territorio con il continuo indebolimento del sistema socio sanitario pubblico di qualità, e i continui tagli alla sanità e al welfare che anche nella nostra regione rischiano di mettere in ginocchio un sistema che si era consolidato negli anni".
