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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Caso Dall'Olio, le scuse dell'assessore Giovannetti ai colleghi Gardini e Montaguti: "Momento di turbamento strumentalizzato"

Giovannetti è indagata assieme gli assessori Gardini e Maria Grazia Creta per abuso d’ufficio nell’inchiesta sulla delibera dell’affidamento di un incarico esterno al geologo Nicola Dall’Olio

L'assessore alla Cultura, Elisa Giovannetti, si scusa pubblicamente con i colleghi Francesca Gardini e Lubiano Montaguti. Giovannetti è indagata assieme gli assessori Gardini e Maria Grazia Creta per abuso d’ufficio nell’inchiesta sulla delibera dell’affidamento di un incarico esterno al geologo Nicola Dall’Olio. "Sono profondamente rammaricata dell’attacco avvenuto in questi giorni nei confronti del sindaco, della Giunta e nei miei personali, perché riporta mie affermazioni senza assolutamente chiarire il contesto in cui sono state registrate - esordisce -. Le mie esternazioni sono avvenute nel chiuso del mio ufficio, nei giorni in cui era stato comunicato che, a seguito di un procedimento aperto nei confronti dei funzionari del Comune, era fortemente probabile un procedimento penale nei confronti dei membri della Giunta a causa dell’approvazione di una deliberazione risalente al 2016".

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Giovannetti fornisce così la sua versione dei fatti: "Ovviamente scossa da questo annuncio, appena giunta nel mio ufficio, ho esternato le mie preoccupazioni alle persone che erano lì presenti in quel momento. Consapevole di essere estranea ai fatti contestati ho reagito istintivamente, rifacendomi alle informazioni riportate precedentemente dalla stampa, ma ciò non può essere in nessun modo considerata una accusa informata. E tanto meno una sorta di confessione politica. Al massimo lo sfogo fatto ad un funzionario del Comune con cui da tempo collaboravo per il progetto di acquisizione di un archivio.  Non potevo immaginare che quanto affermato da me in quel momento di turbamento e con quello stato d’animo, potesse essere in tal modo frainteso e strumentalizzato, tramite una registrazione nascosta, per finalità politiche".

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Continua l'assessore alla Cultura: "Vorrei puntualizzare che successivamente a questa conversazione, come da mia stessa richiesta, sono stati fatti i dovuti chiarimenti da parte dei funzionari del Comune e in quell’occasione ho avuto contezza dell’accaduto e mi sono chiarita, al punto da aver poi dimenticato quella conversazione. Sono fortemente convinta e fiduciosa che la magistratura farà chiarezza sul reale svolgimento dei fatti e ribadisco che mi rammarica che le mie esternazioni possano essere state lette come consapevoli accuse nei confronti dei miei colleghi e per questo rinnovo le mie scuse nei confronti di Francesca Gardini e Lubiano Montaguti". Sulla questione si è pronunciato domenica anche il sindaco Davide Drei, che non ha lesinato critiche nei confronti degli esponenti del Movimento 5 Stelle: "Si sono industriati pervicacemente con mezzi tipici della Stasi, per non perdere la faccia, già ampiamente persa, peraltro".

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