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Castrocaro, il comune risponde sui rincari Tares

"Per le famiglie composte da 1 – 2 persone non vi è stato aumento mentre per quelle più numerose si è avuto un aumento dovuto alla consistenza del nucleo famigliare"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Da alcuni giorni si susseguono, sugli organi di stampa, polemici articoli relativi all’applicazione della TARES nel Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole.

In proposito l’Amministrazione comunale intende sottolineare quanto segue.

Per le famiglie composte da 1 – 2 persone non vi è stato aumento mentre per quelle più numerose si è avuto un aumento dovuto alla consistenza del nucleo famigliare. Per le attività economiche vi è stata una redistribuzione dell’onere in funzione della tipologia delle merci che vengono vendute o dell’attività esercitata: questo ha comportato un diverso carico impositivo che, in effetti, ha penalizzato alcune categorie di operatori economici.

Per fare chiarezza e per rispondere alle innumerevoli sollecitazioni del Consigliere Francesco Billi è opportuno procedere alla disamina dei fatti.

In un ordine del giorno del 19/03/2013, discusso in Consiglio Comunale il 26/04/2013, il Consigliere Francesco Billi faceva riferimento a presunti aumenti medi dell’imposizione nella misura del 25-30% con punte fino al 700% e chiedeva l’annullamento della TARES o, in subordine, chiedeva il rinvio dell’applicazione della stessa al 1 gennaio 2014.

Per scelta operata da questa maggioranza, nella seduta consiliare del 28.11.2013 è stata formalizzata l’istituzione della TARES con contestuale individuazione delle aliquote da applicare. Il Consigliere Billi, in quell’occasione, non ha richiesto nuovamente il rinvio ma si è limitato ad affermare che l’introduzione della TARES avrebbe avuto un impatto negativo sulle famiglie numerose, cosa che, peraltro, era già stata evidenziata dalla stessa maggioranza.

Ora, quando il Consigliere Billi parla di un aumento dei costi di €. 100.000, di cui €. 60.000 per la gestione esterna ed €. 40.000 per Fondo insoluti, dimentica che il costo della gestione esterna fatta da Engineering è di €. 60.000 e, in caso di permanenza della TARSU, la stessa cifra di €. 60.000 sarebbe andata ad Hera per il servizio svolto ed ulteriori €. 40.000 sarebbero serviti per coprire eventuali insolvenze.

Inoltre, quando il Consigliere Billi porta ad esempio il Comune di Ravenna (che in realtà applica la TIA e non la TARSU) dimentica di dire che i cittadini di Ravenna pagheranno 300.000 euro in più in quanto Hera ha dovuto procedere ad un doppio conteggio (TIA-TARES) e li ha addebitati al Comune.

Ci rendiamo conto che la TARES ha comportato vistosi aumenti sia per le famiglie numerose che per alcune attività commerciali (bar-ristoranti-frutta e verdura – fiori) ma, come già affermato nella riunione fatta con gli operatori economici in data 25/02/2014, questa Amministrazione si adopererà, nel momento della introduzione della TARI, per alleviare i costi delle famiglie numerose e delle attività economiche che hanno subito gli aumenti più consistenti.

L’Amministrazione Comunale

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