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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Centro storico, la ricetta di "Potere al popolo": "Tre direttrici su cui muoversi"

i". Nel dibattito sul centro storico si inserisce anche il "Potere del Popolo", secondo il quale "occorrono politiche strutturali"

Il Comune "e deve avere una visione chiara del futuro e perseguire delle politiche conseguenti e coerenti senza barcamenarsi tra le richieste delle varie associazioni che, per forza di cose, mostrano una visione parziale delle soluzioni agibili". Nel dibattito sul centro storico si inserisce anche il "Potere del Popolo", secondo il quale "non bastano una delega ad un assessore e degli eventi una tantum a far rinascere il Centro Storico, ma occorrono politiche strutturali che ridefiniscano l’accessibilità e l’abitabilità. L’amministrazione Drei in questi anni ha provato ad accontentare tutti facendo le promesse più diverse e contradditore e finendo per incaricare un assessore praticamente inesistente, con lo spendere tanti soldi e col ritrovarsi al punto in cui si era prima: un Centro storico vuoto ed economicamente asfittico. Certo, gli eventi straordinari e saltuari possono aiutare a promuovere il Centro Storico ma sono insufficienti a cambiarne il destino".

Sono tre le direttrici su cui muoversi. "La prima - viene indicato - dovrebbe incentivare la residenzialità perché se più persone abitano il Centro Storico allora esso è più vitale e dinamico. Ciò può realizzarsi sia con politiche attive sugli affitti e sulla ristrutturazione degli immobili, penalizzando i titolari di locali sfitti e premiando chi, invece, li mette a profitto, sia attraverso l’allargamento della ZTL in modo da favorire i residenti del Centro Storico.  La seconda dovrebbe favorirne l’accesso tramite i mezzi pubblici ed i mezzi privati ecologici, a partire dalle biciclette e dalle auto car sharing o quelle ad emissioni zero. Sono, pertanto, necessarie piste ciclabili meglio collegate e più sicure e più linee di autobus possibilmente ecologici che colleghino gratuitamente il Centro e le periferie ed i parcheggi scambiatori. Ci sembra alquanto balzana, invece, l’idea di parcheggi gratuiti in centro che congestionerebbero la viabilità e renderebbero il Centro Storico ancora più invivibile".

"La terza dovrebbe promuovere l’accoglienza. Occorre, infatti, quanto prima allargare l’isola pedonale per rendere il Centro storico un luogo accogliente, vivibile e a misura di bambino (e non di automobile). Come nelle città vicine o in quelle europee, i Centri storici sono attrattivi se sono vivibili, abitati e dedicati alle attività commerciali e ludiche. Non è un caso se, ad oggi, le attività commerciali più fiorenti sono sempre collocate nella piccola zona pedonale e non invece accanto ai parcheggi del Centro. D’altra parte, l’intenzione, più volte declamata in campagna elettorale, di destinare una zona al divertimento e alla movida, con orari e incentivi specifici, non è mai stata attuata - conclude -. In questi anni l’Amministrazione, priva di un piano generale e di prospettiva, ha avviato provvedimenti parziali e disorganici ed ha cambiato più volte idea e indirizzo da perseguire. Anche il nuovo assessore si è, purtroppo, rivelato incapace di una visione che incoraggi l’edificazione di una città diversa. Ha tirato a campare e i risultati sono sotto gli occhi di tutti: condannati all’immobilismo da quattro anni or sono".  
 

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