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Bergamaschi sotto attacco, lui si difende: "Non sono io a tramare nel buio"

"Apprendo dalla stampa di un documento a firma di Stefanelli, Ceredi e Bertaccini in cui mi si accusa di tutto, definendomi "Podestà" e "piccolo Berlusconi"". Lo ha detto il sindaco di Civitella, Pierangelo Bergamaschi

"Apprendo dalla stampa locale, con stupore, di un documento a firma di Stefanelli, Ceredi e Bertaccini in cui mi si accusa di tutto, definendomi “Podestà” e “piccolo Berlusconi”; è persino superfluo ricordare agli iscritti pd e a tutti i cittadini che ho l’onore di rappresentare, che non sono e non mi sento un Podestà". Inizia così la replica del sindaco di Civitella, Pierangelo Bergamaschi, agli esponenti del PD civitellese che lo avevano aspramente criticato nei giorni scorsi. "Infatti, come noto, sono stato scelto da ben 700 tra iscritti e simpatizzanti del PD nel corso delle primarie prima ed eletto poi dai cittadini del Comune di Civitella con oltre il 47% dei votanti".

"Tutti gli iscritti e simpatizzanti del mio partito - prosegue il primo cittadino - concordano con quanto scritto dai segretari e sul giudizio da essi espresso a nome di tutti loro? Sono loro tre che rappresentano “i cittadini  delusi”? Ho cercato la collaborazione col gruppo dirigente Partito Democratico locale , e la risposta è stata negativa,  accompagnata da un documento in cui si dice che “i delusi sono gli iscritti al PD ed i cittadini di Civitella”.

"Mai si è assistito - si meraviglia Bergamaschi - ad un attacco tanto diretto e tanto personale nei confronti di un Sindaco iscritto al partito di maggioranza da parte di alcuni esponenti dello stesso partito, ritenendolo responsabile anche di “alimentare sui giornali strane teorie di complotto”. Penso che sia oramai evidente a tutti i cittadini, elettori di centrosinistra e non, che non è certo il sottoscritto a tramare nel buio".

Bergamaschi prosegue sottolineando come "continuerò come sempre a fare il mio dovere fino in fondo, concentrandomi sui problemi che riguardano i cittadini di Civitella, sulle tante cose da fare, su come continuare a garantire servizi e prestazioni in un’epoca di crisi economica e scarsità di risorse pubbliche, occupandomi delle cose che stanno a cuore le persone e per le quali sono stato eletto".

"Farò tutto questo - conclude - finché mi sarà possibile, convinto che, come sempre, saranno i cittadini gli arbitri ultimi di questa vicenda. Posso infine capire che ci siano posizioni politiche diversificate all’interno di un partito, ma le considerazioni dei segretari, mi sembra non siano basate su valutazioni politiche, ad esclusione del bilancio di  mandato che è sicuramente in linea con i tempi di attuazione".

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