Civitella, l'opposizione affonda: "I dissidenti del Pd firmino la sfiducia"

“Se la capacità di analisi politica dei dissidenti Pd di Civitella è quella che leggiamo nelle parole dell'ex vicesindaco Cesarini e dell'ex assessore Mingozzi, non c'è da meravigliarsi se il Comune stia finendo miseramente a rotoli”. La minoranza risponde e continua il botta e risposta dopo il voto in consiglio comunale. “Dare dei scilipotiani ai nostri consiglieri del Pdl perché, responsabilmente, hanno votato a favore del Rue, non ha semplicemente senso”.

“I democratici che sono usciti sconfitti dalle primarie hanno tentato di associare la situazione locale a quella dell'ex governo Berlusconi, dando del Scilipoti al capogruppo Pietro Miliffi. Però, quelle che si credono due aquile della politica, si sono stranamente perse un piccolissimo dettaglio: se a livello nazionale il giochino poteva anche reggere visto che il Pd era all'opposizione, a Civitella la situazione è diametralmente opposta. - continua la nota - Poi non dimentichiamo che pure i democratici hanno dato il loro contributo ai Responsabili, con Calearo e Cesario”.

Ma torniamo a Civitella. “Il gruppo Identità e Coraggio, contrariamente ai dissidenti del Pd che votano una volta a favore e l'altra contro il sindaco ovviamente per sfiancarlo giorno dopo giorno, vota in modo costruttivo quando questo coincide con gli interessi del paese, proprio come nel caso del Rue atteso da tutti i cittadini, oppure si esprime coerentemente contro come ha sempre fatto in questi due anni e mezzo. La lista civica Identità e Coraggio con i fatti si è dimostrato l'unico gruppo che fa opposizione seriamente. Capiamo che questo possa dare fastidio alla sinistra, un centrodestra attivo anche a Civitella scoperchia tutti gli errori commessi da una classe dirigente che fino a poco fa annoverava anche le eccelse menti di quelle che ora fanno la guerra al sindaco; ma noi non accettiamo lezioni dalla sinistra su come si fa opposizione. Però, nella delirante nota firmata dalla Cesarini e dalla Mingozzi, scritta probabilmente senza troppo meditare su quanto si scriveva, una sorpresa c'è: con questa mossa i dissidenti del Pd hanno saltato definitivamente il fosso, hanno sfiduciato totalmente il sindaco passando così all'opposizione”.

“Bene, se vogliono trasformare questo teatrino in un campo di politica vera e ridare dignità al consiglio comunale noi non ci tiriamo indietro: firmino subito insieme a noi una mozione di sfiducia e li vedremo se, come noi, fanno veramente sul serio. Ai cittadini serve subito una amministrazione comunale che goda di una maggioranza vera, che affronti e possibilmente risolva i tanti problemi quotidiani e non di un sindaco senza maggioranza sottoposto ai ricatti e alle pressioni di chi, ha già deciso il suo destino. Infatti l’obiettivo vero del Pd è soltanto quello di far cadere definitivamente il Sindaco a primavera avanzata per poter avere un penoso e preoccupante anno di commissariamento sperando di poter godere di un tempo maggiore per riorganizzare il partito. Una strategia di una gravità istituzionale unica. Un classico esempio, l’ennesimo, di come la sinistra utilizzi in Romagna le istituzioni per fini di parte, arrivando addirittura a preferire un commissariamento fino al 2013 pur di far rientrare chi ha perso le primarie. Al PD, ma soprattutto ai cittadini di Civitella, offriamo noi una via d’uscita a questa crisi oramai palesemente senza altre scappatoie. Andare al voto subito nel 2012 senza dover far subire ai cittadini del nostro Comune l’onta di un lungo commissariamento imposto dallo Stato, crediamo risponda ad una richiesta di buon senso che metterebbe fine a questo triste teatrino alimentato solo da rancori personali che potrebbero benissimo dirimere dentro le proprie case del popolo, un luogo sicuramente più consono a risolvere le sterili beghe di partito fatte non di proposte e idee per Civitella, ma di soli personalismi e null'altro”.