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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Civitella di Romagna

Civitella, le panchine della discordia: "Quei soldi vanno spesi diversamente"

Interviene anche il vicesindaco, Chiara Cesarini: "Vorrei capire che cosa c'è di personale nel chiedere di destinare i soldi dell'avanzo ad attività che abbiano una ricaduta maggiore sulla popolazione"

"Vorrei capire che cosa c’è di personale nel chiedere di destinare i soldi dell’avanzo (unici soldi che si possono destinare per qualsiasi tipo di iniziativa!) ad attività che abbiano una ricaduta maggiore sulla popolazione, piuttosto che destinarli ad un intervento che risponde alle necessità di ben pochi civitellesi". E' questa la replica del vicesindaco Chiara Cesarini alla bufera che si è abbattuta su sindaco e giunta di Civitella di Romagna, dove la spaccatura tra il primo cittadino e cinque esponenti della sua squadra sembra ormai insanabile.

La goccia che ha fatto traboccare un vaso già colmo da diversi mesi è stato il contributo di alcune migliaia di euro per le panchine del campo sportivo in cui gioca il Civitella Calcio, che milita nel campionato di seconda categoria.

"La decisione di giunta, che tra l’altro presiedevo per l’assenza del sindaco, e che quindi ricordo bene, non ammette errori di interpretazione: la richiesta di sostituzione delle panchine del campo sportivo logore, non a norma,….e tutto quello che la Ravaioli dice, si approva e non essendoci soldi stanziati in bilancio gli assessori, tra cui anche la Ravaioli, decidono  di coprirla con un contributo legato alla copertura in fotovoltaico delle tribune e non con l’avanzo di bilancio" sostiene la Cesarini, vicesindaco "giovane, laureata ma senza esperienza politica" come lei stessa si definisce.
 
"Se poi qualcuno - conclude -  ha ritenuto di non tenere conto della mia volontà di amministratore e fare esattamente quello che voleva, perché meno impegnativo e più comodo, non si può lamentare del fatto che poi io, in consiglio, abbia votato contro. Ritengo che il modello “uomo solo al comando”non sia espressione di una politica che mi contraddistingue né credo sia il rinnovamento a cui la sinistra deve aspirare".

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