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Commissariamento Galeata, Rifondazione: "Colpa del sindaco e del Pd"

Nicola Candido, segretario provinciale di Rifondazione: "Alla fine dell'anno scorso, come Rifondazione Comunista-Fds avevamo incontrato tutte le componenti della maggioranza"

Nicola Candido, segretario provinciale di Rifondazione dà una sua lettura di quello che che è accaduto a Galeata. “Alla fine dell’anno scorso, come Rifondazione Comunista-Fds avevamo incontrato tutte le componenti della maggioranza comunale di Galeata, ma come già allora avevamo segnalo, l’atteggiamento distruttivo e lo scontro personale avevano prevalso su ogni altra ragione, anche sul bene del paese.In queste ultime settimane, sull’onda di quella situazione, prima con l’uscita del neoassessore all’ambiente, Natale Belosi, ed infine con le dimissioni del vicesindaco Eros Malpezzi, le cose erano peggiorate sempre di più”.

“Mercoledì, in consiglio comunale, vi è stato il naturale epilogo di una chiusura reciproca, conseguenza della concezione personalistica della politica, contro cui da sempre ci battiamo. Le responsabilità sono in primis del sindaco, che invece di lavorare per unire la maggioranza e trovare una soluzione politica e di buon senso, ha continuato ad avere degli atteggiamenti di chiusura e di scontro, come se fosse l’unica custode della democrazia del Comune e senza pensare prima all’approvazione del bilancio, quindi all’interesse di tutti i cittadini. - continua Candido - Enormi responsabilità però le ha anche il Partito Democratico locale, il quale si è fatto trascinare in uno scontro personale che nulla aveva a che spartire con i problemi dei cittadini. Portare la discussione sul piano del chiacchiericcio paesano è sempre deleterio e, anche stavolta, si sono raggiunti toni a cui non vorremmo mai più assistere, ma il fatto più grave è che si è così evitata una discussione politica di merito, che affrontasse le questioni urgenti e di prospettiva per l’interesse della comunità di cui erano amministratori”.

“Di sicuro, la Lega Nord, dopo aver trafficato in lingotti d’oro e lauree albanesi, non si può certo presentare a Galeata come la moralizzatrice della politica e farebbe bene ad informarsi prima di accomunare i comunisti alle ultime vicende. La destra, invece, prima si è scissa in due gruppi consiliari e, poi, è stata sempre irrilevante sul versante della proposta politica.
Infine, la componente Giriamo a Sinistra, di cui Rifondazione Comunista, è bene sottolinearlo, non fa parte, avrebbe dovuto fare dei passi avanti verso le proposte di conciliazione che avevamo suggerito e provare ad avanzare un rinnovamento anche al suo interno, mettendo da parte anche i propri personalismi”.  

“Di certo, - conclude - quelli che subiranno le peggiori conseguenza saranno i cittadini di Galeata, che avranno il proprio comune commissariato fino all’anno prossimo.  Come Rifondazione Comunista, rimasti fuori dallo scontro di questi mesi, oggi ci sentiamo di lanciare un appello a tutte le forze politiche e sociali affinché si esca dal gorgo delle accuse reciproche e si utilizzi questo anno per pacificare Galeata e ritornare esclusivamente sul piano della politica, per individuare delle soluzioni ed affrontare gli enormi problemi creati dalla crisi economica e dai tagli del governo Monti.  I nostri sforzi sono stati, e saranno, tutti concentrati per migliorare Galeata e difendere i pensionati, i lavoratori, i precari, i giovani in cerca di occupazione, e tutte le persone più in difficoltà. Su questo terreno il nostro lavoro sarà alacre e la nostra disponibilità sarà massima, ma non siamo più disposti a “perdere tempo” con chi preferirà continuare nelle sterili contrapposizioni personali che hanno caratterizzato l’ultimo periodo o con chi pensa di difendere interessi costituiti o rendite di posizione”.

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