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"Il Comune che vogliamo": le idee de "L'Alternativa per Forlì" per la "valorizzazione del personale"

La Lista Alternativa per Forlì ha elaborato alcune idee guida sul tema e ritiene di intervenire anche alla luce di quanto proposto nel corso della campagna elettorale

"Per dare efficacia all’azione amministrativa ed ai cittadini servizi adeguati, è indispensabile agire sul corretto funzionamento della macchina comunale. La Lista Alternativa per Forlì ha elaborato alcune idee guida sul tema e ritiene di intervenire anche alla luce di quanto proposto nel corso della campagna elettorale". E' quanto afferma Giulio Marabini, aggiungendo che "è essenziale perseguire all’interno dell’amministrazione una trasparente distinzione delle funzioni, specie tra le figure apicali: per questo riteniamo che sarebbe un errore conferire alla figura del segretario generale, che possiede un ruolo di garanzia sulla legittimità degli atti compresa la responsabilità delle procedure anticorruzione, anche le funzioni di Direttore Generale, che deve garantire la concreta attuazione degli indirizzi politici e di attuazione del programma, coordinando il lavoro dei dirigenti".

"Riteniamo inoltre che la via per ridare slancio alla macchina del Comune di Forlì sia la valorizzazione del personale e delle loro professionalità. Da troppi anni i dipendenti vivono un clima aziendale pesante, frenato da difficoltà operative e dall’eccesso di burocrazia, a cui si è aggiunto un atteggiamento diffuso ed alimentato da quasi tutte le forze politiche a livello nazionale e locale, di sospetto verso di loro, spesso additati come privilegiati o inclini a pratiche amministrative scorrette - continua Marabinieri -. Qualunque sarà il ruolo che gli elettori assegneranno alla “Alternativa per Forlì”, crediamo siano da respingere con fermezza atteggiamenti pregiudiziali e generalizzanti: vogliamo che i lavoratori dell’amministrazione comunale, dall’usciere al direttore generale, possano ritrovare l’orgoglio di essere parte di una famiglia che lavora per la Città e realizza cose importanti per i propri concittadini. Questo è il presupposto per il superamento di un rapporto uffici/cittadini che troppo spesso è impostato su un piano di disparità: gli uffici comunali possono adottare una modalità operativa che snellisca la burocrazia in eccesso e limiti al massimo gli adempimenti richiesti, ad esempio reperendo internamente i dati già a disposizione dell’ente, coadiuvando i professionisti e l’utenza nell’approntare gli elaborati necessari. Il Comune deve compiere uno scatto ed accompagnare, anziché frenare, l’iniziativa di cittadini, professionisti, associazioni e Comitati di Quartiere".

Conclude: "Il Sindacato deve ricoprire un ruolo rilevante in questo processo di recupero del rapporto tra lavoratori del Comune e cittadini. Riteniamo infine che sia giunto il tempo di interventi coraggiosi sul Bilancio. Non più aggiustamenti dell’esistente, ma l’azzeramento e la contestuale ricostruzione dei singoli capitoli sulla base dei bisogni della città dei prossimi 10 anni. Siamo convinti che questa operazione, da effettuarsi a stretto contatto con le professionalità interne al Comune e con un confronto serrato con la cittadinanza, possa consentire di dare risposte adeguate alle criticità emerse in questi anni. Non sarà il semplice accorpamento di uffici in una specie di “ufficio comune degli assessorati” a ridare slancio al Municipio di Forlì: serve una miscela innovativa che metta insieme la ricostruzione ex novo del bilancio per liberare risorse e finanziare azioni adatte ai nuovi bisogni, la valorizzazione delle molte preziose risorse professionali esistenti e la rimozione del clima di sfiducia tra i lavoratori per dare loro un’adeguata motivazione, essenziale per rilanciare la nostra Città".

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