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Comune, il M5S: "Incarichi di partito". La replica: "E' tutto in regola"

"Fra i 34 funzionari che hanno presentato la propria candidatura, solo 2 non erano laureati, ma entrambi hanno ugualmente ottenuto l’incarico", viene osservato

Nei giorni scorsi si è conclusa la procedura selettiva per l'assegnazione di 22 incarichi di “posizione organizzativa” nell’ambito della nuova macrostruttura comunale, recentemente rinnovata, una gara interna riservata ai funzionari comunali che si propongono per ruoli di elevata responsabilità, per lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa. Tali ruoli, come riportato dal contratto nazionale, garantiscono una maggiorazione nella retribuzione del dipendente che varia da un minimo di 5.000 euro ad un massimo di 16.000 euro annui lordi, si tratta quindi come è facile immaginare di ruoli molto ambiti.

“Quello che ci ha stupito - affermano Daniele Vergini e Simone Benini, consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì - è che fra i 34 funzionari che hanno presentato la propria candidatura, solo 2 non erano laureati, ma entrambi hanno ugualmente ottenuto l’incarico a firma del direttore generale Vittorio Severi; ma la cosa più curiosa è che entrambi ricoprono o hanno ricoperto importanti ruoli politici per la stessa area politica attualmente al governo della città. Parliamo di Mirko Capuano, attuale vicesindaco di Bertinoro in quota Pd, che è stato nominato nella posizione organizzativa dei “Servizi Informativi”, e Claudia Castellucci, che fu assessore a Forlì nel mandato Sedioli in quota Pci, ed è stata confermata nella posizione organizzativa dei “Progetti Integrati e Processi di Internazionalizzazione dell’Ente”. Sia ben chiaro non mettiamo certamente in dubbio la procedura di selezione, con tutta probabilità formalmente corretta, ma nutriamo seri dubbi sulla opportunità politica di queste nomine, possibile che il direttore generale non abbia ritenuto di inserire fra i vari criteri di selezione almeno l’obbligo di una laurea per ruoli così importanti e ben retribuiti?”. 

"Di sicuro si tratta quantomeno di una curiosa coincidenza - attaccano i pentastellati - che si somma alle numerose altre coincidenze da noi rilevate in questi anni di consiliatura, come il conferimento da parte della Giunta di un incarico esterno al geologo Dall’Olio, capogruppo del Pd di Parma, come l’assunzione su indicazione del sindaco Drei di Giovanna Prati, ex candidata del Centro Destra, senza che avesse la laurea prevista per legge, o ancora l’affidamento di incarichi esterni alla cognata dell’assessore Gardini per 52mila euro in 2 anni, e questi sono solo alcuni esempi delle numerose inopportune coincidenze scoperte dal Movimento 5 Stelle".

"Se vogliamo che il concetto di meritocrazia non si limiti a restare una parola spesso abusata, ma torni ad essere un principio realmente centrale nell’amministrazione della cosa pubblica, non riteniamo accettabile che vi sia anche solo il sospetto che importanti incarichi vengano affidati per appartenenza politica e non sulla base di oggettive competenze e titoli di studio - concludono -. Questo è il senso delle nostre denunce e delle nostre azioni politiche tese a smantellare il vecchio “sistema” che da decenni opprime la nostra città, e se i cittadini ci daranno fiducia alle prossime elezioni amministrative vi promettiamo che ci spenderemo al massimo per sostituirlo con un sistema nuovo basato realmente sulla meritocrazia e non sulle tessere di partito, solo così la macchina comunale e la città potranno ripartire".

La replica

Replica l'amministratore comunale: "Occorre innanzitutto premettere che gli incarichi in discorso hanno per oggetto l'esercizio dei compiti di direzione di unità organizzative di particolare complessità̀ in cui è ripartita la struttura degli uffici e dei servizi del Comune di Forlì. Tali unità sono caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa. Questa opportunità è attribuita a tutte le amministrazioni locali dall'ordinamento degli enti locali e dal relativo CCNL per agevolarli nella gestione amministrativa e operativa, considerato che le complessità e le specificità professionali necessarie non possono essere di esclusiva competenza dei dirigenti".

L’amministrazione, viene spiegato, "ha affidato gli incarichi di posizione organizzativa nel pieno rispetto del vigente contratto collettivo nazionale del lavoro degli enti locali. Le disposizioni contrattuali stabiliscono che tali incarichi siano affidati dai dirigenti responsabili delle strutture amministrative di riferimento al personale inquadrato nella categoria professionale “D”, tenendo conto della natura e caratteristiche dei programmi da realizzare, dei requisiti culturali posseduti, delle attitudini e della capacità professionale ed esperienza acquisita. Per essere inquadrati nella categoria professionale D l'accesso dall'esterno per concorso pubblico richiede il possesso della laurea, ma è possibile una progressione di carriera all'interno dell'ente che, tenendo in considerazione il possesso dei requisiti sopra richiamati, può sempre per concorso attribuire la qualifica D a prescindere dal possesso del titolo di laurea. In definitiva, un'esperienza professionale pluriennale presso la pubblica amministrazione può equivalere al possesso di un titolo di laurea".

"Peraltro, il contratto collettivo nazionale del lavoro del personale dipendente delle autonomie locali non richiede che il possesso di una laurea sia il presupposto indefettibile per l'attribuzione di una posizione organizzativa - viene aggiunto -.Il regolamento comunale, che non può prevedere disposizioni contrarie alle disposizioni normative e contrattuali, prevede, inoltre, che tali incarichi siano affidati dopo che sia stata effettuata una selezione riservata al personale inquadrato in categoria D, in possesso dei seguenti ulteriori requisiti: aver riportato nel triennio precedente una valutazione della prestazione individuale (la c.d. performance) annuale almeno pari a 80/100; non aver riportato, sempre nei tre anni antecedenti, sanzioni disciplinari superiori al rimprovero verbale. La selezione è effettuata attraverso l'esame dei curricula dei dipendenti che aspirano a ricoprire il ruolo di titolare di Posizione Organizzativa e a seguito di un colloquio tecnico per la valutazione del possesso delle conoscenze tecniche e specialistiche, delle abilità, delle attitudini, delle competenze trasversali necessarie per ricoprire il ruolo".

"Nello specifico, si deve precisare che per il conferimento dell’incarico di Posizione Organizzativa “Progetti integrati e processi di internalizzazione dell’Ente” al colloquio si è presentata la sola funzionaria Claudia Castellucci. La dipendente, che aveva già ricoperto presso questo Ente tale incarico, ha raggiunto con il proprio gruppo di lavoro importanti risultati per l’Amministrazione. Nell’attività fin qui svolta ha curato centinaia di progetti europei, sia in fase di elaborazione che di attuazione. Nei soli ultimi 4 anni sono stati acquisiti finanziamenti per un valore di oltre 27 milioni di euro di cui circa il 30% con ricaduta diretta nel nostro territorio in relazione all’approvazione di 35 progetti finanziati con fondi europei su 66 presentati, a cui se ne devono aggiungere altri 13 ancora in valutazione - prosegue la nota -. Nell'ambito della selezione per l’attribuzione dell'incarico di posizione organizzativa “Servizi Informativi” sono stati esaminati tre candidati. Il funzionario Mirko Capuano, è risultato l’unico in possesso di una professionalità ed esperienza specifica relativamente a tutti gli aspetti di cui deve occuparsi la posizione organizzativa e, in particolare, relativamente al funzionamento degli sportelli al cittadino (URP, IAT, Informagiovani), allo sviluppo e gestione dei siti web istituzionali, alle attività di diffusione dell’informazione (social media, social network e mobile), nonché delle tecnologie per promuovere l’accesso diretto dei cittadini ai servizi comunali".

"Anche il resto delle altre 20 selezioni meriterebbe la stessa attenzione adoperata dai consiglieri comunali, semplicemente perché ogni singola procedura ha espresso professionalità e competenza da cui il Comune di Forlì non può prescindere e tutte le selezioni sono il riconoscimento di quelle professionalità e di quelle competenze maturate nel contesto amministrativo di questa amministrazione comunale - comclude -. Molti parlano di valorizzazione delle risorse umane, meglio, delle persone che lavorano nella pubblica amministrazione. Ebbene queste procedure ne sono una delle migliori occasioni".

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