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Congresso regionale del Pd, Balzani all'attacco: "Si aggira un fantasma"

Riparte all'attacco l'ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani, sfidante di Stefano Bonaccini alle primarie, in vista del congresso per la scelta del segretario regionale, previsto per il 19 aprile prossimo

“Pare che un fantasma si aggiri per l'Emilia-Romagna: il congresso regionale del Pd. Troppo a lungo rinviato, privato di appeal (ai politici i congressi interessano solo nell'imminenza delle elezioni, per far proseliti e suonare la grancassa), è un po' come i tartari per i difensori della fortezza nel deserto o come i gorilla di Dian Fossey: un oggetto circondato da timore o curiosità. Eppure, con oltre il 60% di astensioni e l'evidente problema di riagganciare l'opinione pubblica, i temi non mancherebbero”. Riparte all'attacco l'ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani, sfidante di Stefano Bonaccini alle primarie, in vista del congresso per la scelta del segretario regionale, previsto per il 19 aprile prossimo.

“Tutti, a parole, vorrebbero chiudere le porte del tempio di Giano, ripromettendosi un periodo di collaborazione. Ma, per quanti sforzi abbia fatto, non sono riuscito a far compiere un passo oltre questa petizione di principio generica. Il mio dubbio è che il Pd sia un partito "armato", buono per la guerra - la competizione per i posti -, ma non per la pace. Eppure, lo segnalo ai giovani arrampicatori sociali che pullulano nel Pd, con un po' di sacrificio si può costruire anche senza detenere una posizione remunerata: parola di uno che fa il suo mestiere, ma non per questo ha cessato di pensare al miglioramento di questo Paese scassato”, conclude Balzani.

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