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Consigliere va in bagno e chiede il rimborso di 50 centesimi. "Chiedo scusa, restituisco tutto"

Fa discutere e non poco il caso del consigliere regionale forlivese del PD, Thomas Casadei, e la richiesta di rimborso dei 50 centesimi per la toilette della stazione di Parma. "Insieme ai biglietti può essere finito anche lo scontrino per una svista"

Fa discutere e non poco il caso del consigliere regionale forlivese del PD, Thomas Casadei, sul quale i media nazionali hanno puntato il dito per il rimborso dei 50 centesimi pagati per usufruire del bagno della stazione di Parma, durante il viaggio per una 'missione'. Il consigliere, finito nell'occhio del ciclone dell'opinione pubblica per questa richiesta di rimborso, ammette di aver sbagliato. In un'intervista al "Resto Del Carlino", Casadei spiega: " Quando viaggio in missione tengo sempre tutta la documentazione, che poi faccio avere alle segretarie. Sono loro a chiedere i rimborsi, mica io. Quello scontrino dei bagni sarà finito per sbaglio assieme a quelli da rimborsare. Di solito li butto via, infatti in tanti altri casi non risulta il rimborso".

Casadei ammette che "chiedere il rimborso per i 50 cent della toilette è stato certamente un errore" e sulla reazione negativa dell'opinione pubblica, ammette che: "Hanno ragione. Se la cosa mi verrà contestata dai pm sono pronto a scusarmi e a restituire quanto rimborsato".

"IL DENARO NON HA ODORE PER LA CASTA" - "Lo scivolone sul rimborso spese di 50 centesimi per il wc del consigliere regionale Thomas Casadei è un “errore”, come sostiene l’interessato? Spero proprio di sì. Ma quando ho letto la notizia dell’indagine sulle spese dei consiglieri regionali di molte regioni italiane e della nostra in particolare, mi è venuto in mente il detto dell’imperatore Vespasiano, che dopo avere imposto una tassa (la “centesima venalium”) sull’urina dei “vespasiani” (wc) utilizzata nelle lavanderie, coniò la frase “pecunia non olet” (il denaro non ha odore), tradotta poco tempo fa dal libro “L’odore dei soldi”. Ciò che più mi colpisce nei rimborsi spese di consiglieri regionali, dai biglietti del wc ai gioielli, ai Suv e ai pranzi con ostriche, è la differenza di trattamento che c’è con noi sindaci" ha detto il sindaco di Rocca San Casciano, Rosaria Tassinari.  

"Casadei, che da una ricerca su internet sembra percepire un’indennità complessiva mensile di circa 8.100 euro, chiede rimborsi ad ampio raggio, mentre la mia indennità di 950 euro mensili di sindaco di Rocca comprende anche tutte le spese di trasporto fra residenza e comune, andata e ritorno (60 km), nonché tutte le spese di rappresentanza, soste e tutto l’immaginabile che il mandato comporta. Un esempio? Qualche consigliere regionale ha speso in un anno e mezzo 30mila euro per cene con ostriche, mentre io pago di tasca mia, se ho qualche ospite istituzionale a pranzo nell’osteria di paese. Altro esempio? Io uso sempre la mia auto privata, senza alcun rimborso spese, mentre scopro che ai consiglieri regionali di Reggio Emilia è rimborsato un forfait per spese di carburante mensile tra i 1150 e 1759 euro al mese. Aggiungo che molti sindaci di piccoli e medi comuni lavorano e quindi il tempo dedicato al comune è sottratto alla professione e alla famiglia. Però per me fare politica significa servizio del bene comune e non del proprio. Quindi, ai privilegi, alla “Dolce vita” (Fellini) e alla “Grande abbuffata” (Ferreri) della Casta preferisco la “paghetta casta” che mi fa sentire simile ai cittadini per i quali sto dedicando una parte della mia vita".

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