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Gettoni "illegali", il M5S la spunta in Consiglio. Il Pd vota compatto

Nella seduta di lunedì è arrivato il via libera con 14 voti favorevoli, sei contrari e tre astenuti

Il Movimento 5 Stelle a Forliì riesce a fare abolire i gettoni per la conferenza dei capigruppo e l'ufficio di presidenza. Con la macchina comunale che ora dovrà fare i conti per capire quanto ci sia da restituire. Dopo la bagarre sulla proposta pentastellata discussa in consiglio comunale la settimana scorsa, nella seduta di lunedì è arrivato il via libera con 14 voti favorevoli (con M5S ha votato tutto il Partito democratico e la Lega Nord), sei contrari (Forza Italia, Noi forlivesi e il Gruppo misto) e tre astenuti (Noi con Drei e il presidente del Consiglio, Paolo Ragazzini).

Il Pd ha dunque votato in moto compatto dopo che si è visto approvare un emendamento, ha spiegato il capogruppo Maria Maltoni, che propone "due modifiche non sostanziali"; mentre è andato a vuoto il tentativo di Forza Italia, che ha definito la proposta "ipocrita, insensata e demagoga", di sospendere i gettoni in attesa che ci sia una legge in materia. "Evitateci il tentativo di passare per vittime", ha replicato il pentastellato Daniele Vergini, ribadendo che "la norma e' chiara, quei gettoni non sono in linea con la normativa vigente".

“Siamo soddisfatti dell’accoglimento della nostra richiesta, probabilmente eravamo l’unico Comune in Italia ad avere ancora questo emolumento non previsto dalle Leggi nazionali - hanno commentato i consiglieri comunali Vergini e Simone Benini -. Questi gettoni non si potevano elargire, questo scrive l’Anci, in un parere espressamente richiestogli dal Comune di Forlì, dove definisce tali gettoni "erogati illegittimamente" e la stessa linea viene riportata anche da sentenze del Consiglio di Stato, e pareri della Corte dei Conti e del Ministero dell’Interno".

“Siamo stupefatti in particolare dell'atteggiamento incoerente dei colleghi di Forza Italia che si scagliarono, giustamente, contro gli emolumenti percepiti in eccesso dal consiglio di amministrazione della holding Livia Tellus, ma hanno cercano di sottrarsi alla stessa identica questione che gravava su di loro ed hanno votato contrariamente alla modifica del regolamento per eliminare questi gettoni - proseguono Vergini e Benini -. Sempre l’Anci nel suo parere sostiene essere "necessario il recupero di quanto erroneamente corrisposto" in via retroattiva fino a 10 anni, anche dai consiglieri non più in carica, le somme interessate dal recupero potrebbero quindi essere ingenti: varie decine di migliaia di euro. Avevamo chiesto agli uffici di quantificare questa cifra ma ad oggi non ci è ancora stata fornita alcuna risposta, speriamo che ciò avvenga al più presto  ed il nostro prossimo obiettivo sarà certamente verificare che le somme vengano realmente recuperate e  per intero, fino all’ultimo euro!”, dichiarano i pentastellati.

“Pur essendo passata la nostra proposta, la discussione in consiglio comunale è stata una brutta pagina per la credibilità di molte forze politiche - ricordano i 5 Stelle - come è possibile vedere dai video alcuni consiglieri sono passati addirittura agli insulti personali nei nostri confronti, oltre ovviamente a metterci in bocca parole mai dette nel pietoso tentativo di passare per vittime. In realtà il concetto da noi ribadito è molto semplice: la Legge è uguale per tutti, se una somma non era dovuta, va recuperata, in particolar modo da consiglieri comunali, che vista la loro carica istituzionale, hanno il dovere morale di dare il buon esempio anche restituendo di tasca propria eventuali somme che non erano dovute".

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