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Il M5S dà battaglia contro gli "illegittimi" gettoni. Bagarre in Consiglio

Su proposta bipartisan del Partito democratico e di Forza Italia viene rinviata la votazione alla prossima seduta di lunedi' nonostante la volonta' di andar avanti dei M5S

Dopo l'abolizione dei vitalizi in Parlamento, il Movimento 5 Stelle a Forli' conduce una battaglia analoga. Per abolire gli "illegittimi" gettoni da 42 euro per i capigruppo, tre di maggioranza e sei di opposizione, per la conferenza che li riunisce prima della seduta assembleare; e quello riconosciuto al vicepresidente del consiglio per l'ufficio di presidenza. Ma l'esito e' in stand by. Su proposta bipartisan del Partito democratico e di Forza Italia viene rinviata la votazione alla prossima seduta di lunedi' nonostante la volonta' di andar avanti dei M5S. E cosi' si è chiuso il dibattito, tra accuse reciproche, parolacce che volavano e pubblico che rumoreggiava.

Il consigliere Daniele Vergini l'aveva depositata cinque mesi fa, ma poi il parere richiesto all'Anci e "due commissioni i cui spassosi video sono online", hanno allungato i tempi. Ma c'e' anche una "felice coincidenza" appunto, sottolinea. Ora il pentastellato si aspetta la restituzione del maltolto, "decine di migliaia di euro". A definire illegittimi i gettoni, ha sostenuto, sono la legge, il Consiglio di Stato, la Corte dei conti e la stessa Anci. La scelta, conclude, e' tra "coerenza" e "casta". Disposto alla restituzione il legista Daniele Mezzacapo, che chiede pero' di adeguare il gettone consigliare, il piu' basso in regione, quasi del 50% per esempio rispetto a Rimini, "circa 42 euro contro 98". A Ravenna sono 66. "La carica di consigliere non e' di volontariato come sostiene M5S". Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio Ragni ha stigmatizzato invece che "siamo fuori del bene e del male. Non c'e' la norma di legge e non potrebbe avere effetto retroattivo". La richiesta "non sta in piedi. E me ne frego della lista dei 5 Stelle" di chi vota contro. "Il mio e' un no".

"Non mi sento una ladra, non ci meritiamo le accuse che ci verranno rivolte", ha concordato Paola Casara di Noi forlivesi. Dai banchi della maggioranza la democratica Maria Maltoni ha sottolineato che i colleghi voteranno per coscienza. "Va fatto per adeguare anche dal punto di vista normativo tutta una serie di aspetti obsoleti del regolamento comunale e li' poteva essere inserito", ha argomentato. Comunque, aggiunge, gli altri Comuni regionali hanno deciso di eliminarli. "Siamo solo noi ed e' giusto che Forli' si equipari. Ma non ritengo che siano stati corrisposti in maniera illegittima". Da cinque anni da amministratore "mi sono impoverita", ha concluso, pronta a restituire gli emolumenti. Ma le posizioni interne al Pd sono differenti. Massimo Freschi ha optato per l'astensione, "il consiglio comunale deve dare indirizzi non fare attivita' giuridica". Da Michele Bertaccini è arrivato "un no chiaro e convinto, non sostengo il populismo", mentre Jacopo Zanotti "e' d'accordo nel merito, ma non su come l'argomento viene posto". Lodovico Zanetti ha citato De Andre'; "Si sa che la gente da' buoni consigli quando non puo' piu' dare cattivo esempio. Bastava un esposto, non questo baillame". Mario Peruzzini, capogruppo di Noi con Drei, ha scatenato il pubblico presente, affidandosi all'ironia: "Avete beccato i nuovi approfittatori della politica, mi sono candidato per quel gettone". E' "vergognoso negare una modifica dovuta", ha chiuso il dibattito il pentastellato. (Fonte Dire)

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