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Convenzione Italia-San Marino, Pasini (Udc): "Promessa mantenuta"

Andrea Pasini, Coordinatore Romagnolo dell’Udc, commenta l'approvazione della Convenzione tra la Repubblica Italiana e San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali

“Mantenuta la parola” E' lapidario, ma esaustivo il commento di Andrea Pasini, Coordinatore Romagnolo dell’Udc, alla notizia, rimbalzata da Roma, che anche al Senato, all'unanimità, è stata approvata la Convenzione tra la  Repubblica Italiana e San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali.

"Un risultato che, grazie all'interessamento in prima persona del Presidente Pierferdinando Casini, punta a normalizzare i rapporti tra i due Paesi dopo tante battute d'arresto e tanti ostacoli che ci sono stati in questi anni - afferma Pasini -. Una legittima soddisfazione supportata dal fatto che la nuova formulazione del testo mira a rendere più penetrante la collaborazione in campo fiscale, prevedendo, tra l'altro che lo Stato richiesto non possa rifiutare di fornire informazioni con la sola motivazione che esse siano detenute da una banca, da un'istituzione finanziaria o da soggetti similari. Questo comporta, quindi, una forte riduzione della portata del segreto bancario. Una convenzione che, per San Marino, significa il rientro a pieno titolo nella white list delle organizzazioni internazionali". 

“L'evasione fiscale – ha sottolineato il Presidente Casini nella sua relazione al Senato –  è un fenomeno intollerabile che va colpito con accordi come questo, soprattutto in periodo di crisi economica e di tanti sacrifici per le famiglie. Se n'è accorta anche l'Europa; infatti, al Vertice europeo di fine maggio si è parlato di questi temi e l'Unione si è impegnata a modificare la direttiva sulla cooperazione amministrativa tra diversi Stati per ricomprendere nello scambio automatico di informazioni tutte le forme di reddito, e si è anche impegnata a sostenere questo principio in tutte le sedi internazionali, oltre che bilaterali”.

Pasini ricorda "che la Convenzione permette  di avviare a soluzione l'annosa questione dei lavoratori transfrontalieri. A San Marino, infatti, lavorano più di 6.000 italiani, che rappresentano il 30 per cento della forza complessiva; questi lavoratori sono sottoposti ad una situazione fiscale intollerabile anche per l'imposta introdotta nel 2011 dalla Repubblica del Titano. La Convenzione precisa che i due Stati contraenti convengono di applicare il sistema di tassazione concorrente, con tassazione definitiva nello Stato di residenza. L'impegno dell'UdC e del senatore Casini, comunque, non si ferma qui, ma proseguirà con costanza fino a quando non sarà emanata una legge che determini in modo chiaro i termini del problema".

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