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Crollo del soffitto nell'area Piancastelli: verifiche su tutto il palazzo

"Il dovere primario, in questo momento, dall'Amministrazione Comunale, è quello di garantire la piena sicurezza del pubblico e dei dipendenti che frequentano il luogo, e la tutela del patrimonio librario e artistico"

Com’è noto, il soffitto della stanza della raccolta dei manoscritti della collezione Piancastelli è crollato all’improvviso il 29 novembre scorso. Il dovere primario, in questo momento, dall’Amministrazione Comunale, è quello di garantire la piena sicurezza del pubblico e dei dipendenti che frequentano il luogo, e la tutela del patrimonio librario e artistico contenuto nell’edificio”. Lo afferma l'assessore comunale alla cultura, Patrick Leech.

Quest’esigenza, e la necessità conseguente di fare appunto una verifica di tutto il palazzo, determinerà qualche disagio al pubblico nelle prossime settimane, nonché, purtroppo, l’impossibilità di usufruire dei documenti del Fondo Piancastelli fino a che non siano messe in sicurezza le stanze utilizzate”, spiega Leech.

La storia della relazione fra beni culturali e "contenitori culturali" è lunga e complessa. Basti pensare all’impegno notevole dell’Amministrazione Comunale negli ultimi venti anni profuso verso il recupero del complesso San Domenico come sede espositiva, e ai progetti ambiziosi che riguardano Palazzo Gaddi e lo stesso Palazzo del Merenda (con un investimento stimato in 15 milioni di euro, cifra al di là delle possibilità di un’amministrazione pubblica di una città delle nostre dimensioni nel 2013). E’ quindi in atto una riflessione profonda che riguarda tutti i contenitori culturali e le loro utilizzo. Un cammino iniziato con il lavoro del Prof. Andrea Emiliani, della Dott.ssa Luciana Prati e dei loro collaboratori, e che continua ora con l’impegno del project manager “Forlì per la cultura” Dott.ssa Cristina Ambrosini e dei Dirigenti comunali coinvolti. Lavoro che mira ad un progressivo alleggerimento delle funzioni del Palazzo del Merenda e allo spostamento del baricentro della fruizione museale al San Domenico e (una novità di quest’amministrazione) al Palazzo Romagnoli, dove stiamo perfezionando un progetto di spazio espositivo dedicato al ‘900 da realizzare con un investimento contenuto. L’attenzione dell’Amministrazione è quindi volta alla realizzazione di spazi espositivi di pregio (San Domenico e Palazzo Romagnoli) mantenendo spazi alternativi di “deposito museale visitabile””, spiega l'assessore.

Il crollo di un soffitto del Palazzo del Merenda indica un’altra volta la criticità dell’edificio. A latere delle verifiche sulla sicurezza, stiamo valutando tutte le soluzioni possibili per garantire nel breve termine i servizi della principale biblioteca cittadina: quelli in rapida espansione della biblioteca “pubblica” che costituisce il fulcro e il motore della cultura diffusa di una città (fruizione dei fondi moderni di narrativa, giornali, riviste, saggistica, letteratura contemporanea, letteratura per l’infanzia) e quelli di una biblioteca storica con un patrimonio conosciuto in tutt’Italia come quello della Raccolta Piancastelli. Tutto ciò in un contesto che ha visto triplicare, negli ultimi anni, le presenze in Biblioteca, da 35 mila nel 2009 a 95 mila nel 2011. Si tratta chiaramente di un impegno molto gravoso e complesso, al quale stiamo dedicando tanta attenzione e grande passione”, conclude Leech.

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