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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Dalla prosa al cinema: cultura settore chiave anche dell'economia

La commissione "Turismo cultura scuola formazione lavoro sport" ha esaminato il rapporto sintetico sul 2012 predisposto dall’Osservatorio regionale dello spettacolo

La commissione "Turismo cultura scuola formazione lavoro sport" ha esaminato il rapporto sintetico sul 2012 predisposto dall’Osservatorio regionale dello spettacolo, con i dati più significativi riferiti alla domanda e offerta di spettacolo dal vivo e di cinema, alla quantità e qualità dell’occupazione, alle dimensioni dei finanziamenti ministeriali (Fus) e della Regione.

"I dati presentati alla Commissione - sottolinea il  consigliere regionale Thomas Casadei, Capogruppo PD in Commissione - mostrano che i consumi culturali in Emilia-Romagna stanno tenendo, contrariamente a quanto accade nel resto del paese. Nel 2011, in Regione si sono tenute 15.797 rappresentazioni dal vivo (10,1% del totale nazionale) con oltre 3 milioni di biglietti al botteghino (9,3% del dato nazionale), per una spesa complessiva di 54 milioni di euro (8,7%). Il numero delle rappresentazioni è in calo, mentre il dato degli spettatori mostra una variazione minima: erano 3.089.860 nel 2007, sono saliti a 3.172.974 nel 2008, per poi attestarsi sui 3.069.862 che la Siae ha identificato nel 2011: fra il 2011 e il 2007, si assiste, dunque, alla diminuzione dello 0,6%, a fronte di un meno 5,6% a livello nazionale".

"Infine, - sempre a proposito di prosa, musica e danza - la spesa del pubblico è cresciuta del 18,9% fra il 2007 e il 2011, mentre in Italia cresceva solo del 2,8%; persino in piena crisi economica, fra il 2010 e il 2011, quest’ultimo dato regionale mostra il segno più (+4,2%). La spesa pro-capite dell’italiano medio è di 10 euro - dato 2011 - quella dell’emiliano-romagnolo è di 12", aggiunge Casadei.

Conclude l'esponente del Pd: "La tenuta di questo settore importantissimo, che dà lavoro a circa 10mila persone - è dovuta anche all'impegno della Regione Emilia-Romagna. Il Fus (Fondo unico dello spettacolo) ha ridotto progressivamente i suoi stanziamenti per i soggetti attivi in questo territorio nello spettacolo dal vivo, ma la Regione ha cercato di compensarne gli effetti: nel 2012, i contributi pubblici sono stati pari a 45 milioni di euro (28 dal Fus, 17 dalla Regione). La Regione, grazie a due distinti bandi, ha inoltre impegnato 4 milioni di euro per il cinema e il sostegno alla necessaria digitalizzazione delle sale, con particolare attenzione ai cinema storici. Occorre proseguire su questa strada, ben sapendo che investire in cultura significa dare vita ad un percorso virtuoso che ha ricadute positive sulla qualità della vita dei cittadini e sull'economia del territorio"

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