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Nuova giunta, Drei: "Nasce una situazione nuova per governare bene la città"

"Hanno le caratteristiche per proseguire il lavoro svolto fino ad ora e portare avanti il programma di mandato", ha affermato il primo cittadino sui nuovi assessori

"Si tira una linea. Un punto e a capo". In occasione del consiglio comunale di martedì pomeriggio, il sindaco Davide Drei ha presentato la nuova giunta. Confermati sei assessori su otto: Sara Samorì, Fancesca Gardini, Lubiano Montaguti, Elisa Giovannetti, Raoul Mosconi e Nevio Zaccarelli. Le new entry sono Marco Ravaioli e Maria Grazia Creta delle liste civiche "Noi con Drei" e "Con Drei per Forlì". "Hanno le caratteristiche per proseguire il lavoro svolto fino ad ora e portare avanti il programma di mandato", ha affermato il primo cittadino.

Dalla crisi di giunta, ha proseguito, "nasce una situazione nuova per governare bene". "Sono qui per il bene dei forlivesi - ha proseguito il primo cittadino -. Non ho interessi personali nè attuali e nè futuri. Ho un lavoro dove tornerò dopo l'esperienza di amministratore pubblico per il bene comune, proseguendo il mio impegno civico e sociale. Il raggiungimento dei risultati sarà frutto di un impegno corale, di più persone ed organismi".

Nuova giunta, dibattito in consiglio comunale (foto di A.Salieri)

La verifica di metà mandato, ha spiegato Drei, "non è stata fatta a cuore leggero, ma è la conseguenza di una situazione di estrema gravità che si è creata negli ultimi mesi all'interno dei rapporti di giunta e consiglio e che ha messo in discussione e rischiava di pregiudicare il buon operare dell'amministrazione". Il sindaco ha tenuto a sottolineare che la revoca delle nomine "non è stato un atto contro gli assessori e il loro operato, ma è stato un atto di forza sorprendente per fermare i lavori e rimettere mano al corretto funzionamento degli organismi e alle loro relazioni".

Si è trattato, ha aggiunto Drei, "di un segnale rivolto a tutti per riprendere con responsabilità l'amministrare della città"; "una linea tracciata, un punto e a capo. Un'azione forte del sindaco per favorire le condizioni base per rilanciare il lavoro e concentrarsi sugli obiettivi strategici. Con una precisa scadenza e a brevissimo termine per non lasciare una città scoperta del suo governo e ridare immediatamente ai forlivesi un'amministrazione in grado di riprendere il lavoro e accelerarlo".

Il sindaco ha promesso "una fase di ascolti della città con le sue rappresentanze, degli interessi diffusi, sociali, economici e culturali, per raccogliere le riflessioni su quanto fatto fin'ora e su quanto serve ancora". Drei ha specificato, usando una metafora ciclistica, di non esser stato "un uomo solo al comando. Ho percepito la città, le sue valutazioni, i suoi bisogni e i suo desideri". Il sindaco, ha aggiunto, ha lavorato "per ricreare le condizioni per rigenerare il patto di maggioranza e per realizzare il programma di mandato". "Ho fatto un bilancio di questi primi due anni di mandato - ha chiosato Drei - ripercorrendo quanto realizzato; ho fatto il punto sui cantieri in essere e su quanto c'è ancora da fare. Abbiamo lavorato e tanto". Il sindaco ha ringraziato Veronica Zanetti ed Emanuela Briccolanti "per aver compartecipato a questo lavoro nei due anni".

FUTURO - "Si sono riposizionate le priorità del mandato - ha annunciato Drei - figlie del programma originario, ma confermate dalla volontà condivisa con il partito di maggioranza ed arricchite dalle liste allenate, di imprimere un'accelerazione nei processi nella loro realizzazione". Il primo cittadino ha citato come obiettivi dei prossimi tre anni: "contenitori culturali (San Domenico, Palazzo del Merenda e Santarelli); "Forlì Sicura" (incentrato sui quartieri); infrastrutture (tangenziale e collegamento veloce con l'E45); la sanità (con al centro la nuova specializzazione dell'ospedale ed un nuovo rapporto con l'università); ambiente (riduzione dell'impatto degli inceneritori e la società dei rifiuti); sviluppo economico per generare nuova crescita; un piano finanziato per affrontare il dissesto idrogeologico; e Unione dei Comuni".

ANCARANI (PD) - E' intervenuto anche il segretario territoriale del Pd e consigliere comunale, Valentina Ancarani, specificando che "sulla stampa vi sono state ricostruzioni accattivanti, arricchite di molte ingredienti come lotte di potere, guerre tra correnti, rese dei conti all'ultimo sangue ed ipotesi di avvicendamenti vari. E anche le opposizioni non si sono risparmiate. Il Pd non è un luogo di cannibili, ma un luogo di confronto, dove si pensa agli interessi della collettività". L'esponente democratica ha parlato di "fiction tutta locale, che ha occupato la stampa e l'opinone pubblica dei cittadini per diverse settimane". "Le azioni del nostro sindaco, tra cui l'azzerramento della giunta, servivano a far provare un po' di brivido forte ad una città un po' sopita, senza grandi emozioni e priva di un dibattito politico vivo e vitale", ha proseguito Ancarani, la quale ha anche ammesso di "non aver condiviso e sostenuto" la scelta di Drei.

"L'ho rispettata - ha aggiunto -, ma non ho l'ho appoggiata e non sono stata partecipe di questa scelta. Francamente mi sono divertita poco, così come il mio partito, il gruppo consiliare e gli assessori a cui è stato revocato l'incarico". "Il Pd - ha proseguito Ancarani - non è co-protagonista; prendiamo atto di questa scelta, con grandissimo senso di responsabilità, così come un partito di maggioranza deve saper fare, ma non diamo una cambiale in bianco". Il segretario democratico invoca "un sindaco ed una giunta attivi per realizzare i progetti, stringendo una rete esterna di relazioni molto forti per la città, ma anche interna con la macchina comunale. Abbiamo bisogno di un cambio di passo e questo deve avvenire, anche perchè Forlì ha bisogno di un'amministrazione stabile".

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