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Ausl unica, Drei: "Logiche penalizzano Forlì. Non vogliamo perdere la chirurgia"

"Non si gestisce così la fusione di 4 aziende sanitarie - ha detto Drei - e l'avvio di questa nuova Azienda è disastroso. La dirigenza dell'Ausl romagnola non ha avuto rapporti nè con gli Amministratori nè con i Primari"

Il futuro? Non è così grigio per il sindaco Davide Drei. Intervenendo giovedì all'incontro con l'Associazione "Ex Consiglieri", che si svolto giovedì sera al circolo "La Scranna" e al quale ha partecipato anche il vicesindaco Veronica Zanetti, ha ammesso che "ci sono diverse criticità"; tuttavia si è detto "moderatamente ottimista e consapevole di essere a capo di una squadra giovane, forse un poco inesperta ma con la capacità di volersi mettere in gioco".

Rivolgendosi agli ex primi cittadini, assessori e consiglieri, ha evidenziato come siano la testimonianza di "una storia importante della città", ringraziandoli "per la disponibilità che manifestate nei confronti dell'Amministrazione comunale e per l'apporto di esperienze e suggerimenti utili al nostro lavoro. Siamo una squadra giovane al governo: pochi fenomeni e molto gioco di squadra e io mi sento un po' il regista di questo gruppo. Oggi sono alla guida di un processo nuovo che riguarda tutto il comprensorio e ogni settimana c'è una Giunta dei Sindaci per tentare di dare risposte ai nostri territori". Drei ha poi illustrato per sommi capi gli 8 progetti strategici alla base del programma di mandato.

Zanetti ha centrato il suo intervento sulla volontà di dialogare con la Città. "Una Città - ha sottolineato il vicesindaco - che si deve interrogare e deve capire quello che vuole essere e vuole diventare. L'esempio che mi sento di fare è quello sul centro storico dove è mancata la capacità di parlare con una voce sola e cioè di liberare elevatissime potenzialità ed energie, occorre invece unire le forze facendole diventare patrimonio comune". Molte le domande che sono seguite alle due esposizioni tra le quali quelle dei due ex sindaci Sauro Sedioli e Nadia Masini. Tanti e importanti gli argomenti e i temi affrontati. Tra questi è emerso di grande attualità quello della sanità.

"Non si gestisce così la fusione di 4 aziende sanitarie - ha detto Drei - e l'avvio di questa nuova Azienda è disastroso. La dirigenza dell'Ausl romagnola non ha avuto rapporti nè con gli Amministratori nè con i Primari. Nessun altro territorio in Regione sta facendo qualcosa di simile, a partire da Imola micro azienda sanitaria. Ci sono logiche che vogliono penalizzare Forlì secondo le quali occorre un ridimensionamento rispetto ad altri territori romagnoli, ma se ci sono eccellenze a Forlì non è che comprimendo queste si fanno crescere in altri luoghi".

"La storia della chirurgia forlivese è ineguagliabile e noi non siamo disponibili a perderla - ha evidenziato Drei -. Ci sono valutazioni in corso sull'attuale direzione generale e sulla sua eventuale riconferma, deve essere chiaro però che o si cambia passo o non ci sarà la nostra collaborazione. Ho già incontrato diverse volte il presidente della regione Bonaccini e l'ho informato puntualmente dei problemi che ci sono, vedremo se questo modello, non accettabile, verrà abbandonato".

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