Elezioni, Drei presenta il suo programma: "Forlì città della produzione e polo della logistica"
Drei ha confermato di voler lavorare alla creazione di una società post-incenerimento per la riduzione della produzione di rifiuti, il riciclo e il riuso, la raccolta differenziata di qualità che sarà realizzata con il sistema “Porta a Porta”
Produzione e logistica per il rilancio della città di Forlì. Sono le parole chiave pronunciate dal candidato sindaco, Davide Drei, che martedì sera ha presentato ufficialmente la sua rivolUnione e il suo programma nella sala Santa Caterina, incalzato dalle domande di Gaetano Foggetti, caporedattore del Corriere Romagna Forlì, e da quelle del pubblico. Difendere, attaccare e rilanciare sono le tre azioni strategiche di un gioco di squadra che il candidato porta avanti con le 4 liste che lo sostengono (Pd, Con Drei per Forlì, Noi con Drei e A sinistra con Drei) per affrontare e risolvere i problemi della città attraverso azioni condivise e nell'interesse di tutti i cittadini che dall'amministrazione si aspettano risposte veloci ed efficaci.
"Forlì è stata la sede di grandi industrie storiche ed è ancora oggi la città della produzione - ha detto Drei -. Nonostante la crisi, abbiamo avuto segnali positivi di un'inversione di tendenza che ci sono arrivati da realtà come Ferretti, Sgm, Elfi, così come dalle nuove prospettive per l'aeroporto Ridolfi e l'intesa su Electrolux. Per realizzare lo sviluppo della città dobbiamo difendere la nostra vocazione economica dominante e rilanciarla". Il riferimento è alla forza produttiva e industriale che per molti anni è stata rappresentata da aziende storiche quali Becchi, Forlanini, Bartoletti, Mangelli, Bonavita, Filanda Maiani e altre, grandi industrie accanto alle quali si sono sviluppate le realtà cooperative e artigianali.
"Questa capacità produttiva avrà il suo asse portante nella logistica - ha detto Drei - che sarà la nuova grande opera capace di dare impulso all'economia e all'occupazione. Ci sono tutte le condizioni perché Forlì diventi un centro logistico di primaria importanza nazionale". Con una prospettiva occupazionale che, in numeri, si traduce nell'ordine di alcune migliaia di nuovi posti di lavoro.
"Non esiste un altro territorio che nel giro di pochi chilometri abbia porto, interporto, aeroporto e scalo merci collegati a due direttrici stradali come A14 e E45. Produzione e logistica possono essere davvero gli assi portanti dello sviluppo della città".
Nel suo discorso per punti, Drei ha toccato temi caldi e stringenti - lavoro, centro storico, ambiente e rifiuti, welfare, scuola, mobilità e sport - e ha rimarcato la necessità di "sburocratizzare" il sistema amministrativo che molto spesso rappresenta un freno allo sviluppo, affermando che sarà "la prima cosa" a cui metterà mano. Riqualificazione urbana e sostegno al commercio, insieme all'organizzazione di eventi che coinvolgano i giovani, sono invece le azioni per il rilancio del centro storico "che deve tornare a vivere e ad essere vissuto dai forlivesi". Insieme alla difesa del welfare - unico settore che ha avuto un aumento delle risorse durante la legislatura - Drei assicura attenzione a tutto campo allo sport, sia sulla funzione sociale dell'associazionismo di base che sull'immagine positiva per la città.
Per quanto riguarda ambiente e inceneritore, Drei ha confermato di voler lavorare alla creazione di una società post-incenerimento per la riduzione della produzione di rifiuti, il riciclo e il riuso, la raccolta differenziata di qualità che sarà realizzata con il sistema “Porta a Porta” che verrà completato sul territorio del Comune di Forlì e sul territorio dell’Unione. "L'Unione dei Comuni è stata una grande intuizione - ha detto Drei - che porterà allo snellimento e all'unificazione delle procedure burocratiche". "La nostra è una proposta a 360 gradi per la città - ha chiuso il candidato sindaco - alla quale stiamo lavorando giorno dopo giorno ascoltando i bisogni delle persone e del territorio. Per fare questo ci vuole buona politica, una politica sana, unica strada per una democrazia partecipata e responsabile".
