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Degenera la telenovela di Fratelli d'Italia, il capogruppo Minutillo: "Pressioni illecite dei vertici, li denuncio"

Sta assumendo contorni decisamente stucchevoli la frattura in corso nel partito di Fratelli d'Italia a Forlì, uno dei partiti della maggioranza che sostiene il sindaco Gian Luca Zattini

Sta assumendo contorni decisamente stucchevoli la frattura in corso nel partito di Fratelli d'Italia a Forlì, uno dei partiti della maggioranza che sostiene il sindaco Gian Luca Zattini. Dopo il rifiuto dell'ingresso del consigliere comunale Marco Catalano nel gruppo consigliare del partito della Meloni e la nascita di un circolo "concorrente" a quello del gruppo locale, tenuto a battesimo dal coordinatore provinciale Petri e da quello regione Barcaiuolo, emerge ora che Fratelli d'Italia ha rifiutato il tesseramento del capogruppo Davide Minutillo. Commenta Minutillo: "In politica si può fare pressoché di tutto ma c’è un limite ben preciso: la legalità. E quel limite i deputati Donzelli e Bignami nonché il consigliere regionale Barcaiuolo ed il Sig. Petri con me lo hanno varcato già da tempo".

Spiega Minutillo: "Ho ricevuto ieri una comunicazione scritta da parte di Donzelli nella quale veniva riferito che il Commissario Petri non aveva accettato il rinnovo del tesseramento perché io non avevo provveduto ad eseguire un ordine ben preciso che gli stessi soggetti mi avevano intimato addirittura con nota scritta corredata di relativo termine: accettare nel Gruppo Comunale di Forlì il consigliere Catalano. Leggo oggi che al Coordinamento regionale domenica, convocato in assenza mia e di Francesco Minutillo quale dirigente nazionale, avrebbero addirittura preso atto che io nel 2019 - nonostante fossi stato il segretario provinciale fino a giugno ed il responsabile proprio del tesseramento fino alla fine dell’anno – non fossi iscritto al partito addirittura fin dal 2018".

"Se quest’ultima circostanza è semplicemente ridicola – e ho già dato mandato ai miei avvocati di procedere immediatamente alla impugnazione con ricorso d’urgenza – rimane invece la gravità della condotta dei dirigenti che ho citato. Questi hanno tentato in vari modi di ottenere l’esecuzione di un atto riservato per legge e per Statuto del Comune alla mia qualifica di Capogruppo ovvero la nomina di un nuovo consigliere comunale nel gruppo.  A queste pressioni, illegittime financo per lo Statuto del nostro partito che non conferisce loro alcuna facoltà in tal senso, io non ho ceduto. E quest’ultimo atto ne è l’ennesima dimostrazione. Ma ora basta: si tratta di iniziare a difendere apertamente Fratelli d’Italia, i suoi elettori e la sua comunità da questa gente e da questi dirigenti", conclude Minutillo.

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